Lockdown, quali orari possono fare i bar?


Lockdown




Con l’epidemia di Coronavirus in atto ormai da diversi mesi, siamo stati costretti a rinunciare a molte occasioni di convivialità e di incontro e, con la sospensione temporanea dell’attività di molti bar, anche alla tanto amata pausa caffè con colleghi e amici oppure agli aperitivi. Di fatto sono tanti i cambiamenti per ristoranti, bar, bistrot e tutto il mondo del food.

Lockdown, ristoranti e bar penalizzati

Di certo, a pagare maggiormente le conseguenze di queste disposizioni restrittive sono i proprietari dei bar che, nei migliori dei casi, possono restare aperti in certi orari, mentre nei peggiori, possono comunque offrire, se vogliono, i propri servizi da asporto o a domicilio.

Dal 6 novembre 2020, il Governo ha stabilito la suddivisione dell’Italia in 3 zone, identificate da 3 colori (giallo, arancione e rosso), a seconda della gravità della situazione epidemiologica.




Nelle regioni di Italia che si trovano in zona gialla, i bar sono aperti con possibilità di consumo all’interno dalle 5 alle 18.

Dalle 5 alle 22 è consentita anche la vendita da asporto.

È consentita senza alcun limite di orario la consegna a domicilio purché avvenga nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.

Nelle regioni di Italia che si trovano in zona arancione e rossa, invece, i bar sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto, consentita dalle 5 alle 22, e per la consegna a domicilio, consentita senza limiti di orario, ma che deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.

In tutte e tre le zone di Italia, possono restare aperti oltre le ore 18 solo gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande che si trovano nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti.

Infine, in tutte e tre le zone di Italia, poiché sono state sospese temporaneamente le attività dei circoli culturali e ricreativi, resta sospesa al loro interno anche l’attività di somministrazione di bevande ed alimenti.


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