L’epidemia di Coronavirus, con cui già da diversi mesi ci troviamo a convivere, ci ha costretto a limitare il più possibile le occasioni di contatto, così da scongiurare il rischio di contagi. In questo periodo di incertezza poi è bene scegliere un indirizzo di laurea che sia più remunerativo nell’ambito del lavoro futuro.

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Come gestire gli esami universitari

Il Governo e le regioni hanno disposto la sospensione temporanea di molte attività commerciali ma anche della didattica in presenza di asili, scuole e Università.

Gli universitari sono fra quelli che di più hanno risentito di questi provvedimenti, ritrovandosi a dover seguire le lezioni a distanza, di dover sostenere gli esami da casa propria attraverso il PC e, addirittura, di discutere la propria tesi di laurea online.

La sessione di esami invernale, ormai alle porte, verrà affrontata dagli universitari proprio in questo modo, con gli esami sostenuti online attraverso lo schermo del proprio PC. Questa è la modalità che le Università italiane hanno trovato per permettere ai ragazzi di sostenere esami sia scritti che orali, garantendo comunque la regolarità delle procedure e permettendo loro di non uscire fuori corso.

Ma come si svolgono gli esami universitari online?

L’applicazione più utilizzata dagli atenei e dagli studenti è Microsoft Teams ma l’essenziale è essere muniti di:

PC
webcam
microfono
connessione Internet stabile

Molte Università hanno fissato delle regole rigide come ad esempio:

svolgere obbligatoriamente l’esame da una parte della propria abitazione che sia “decorosa”, come ad esempio da una scrivania;
trovarsi possibilmente in una stanza di casa in cui non ci sia nessun altro né avere a portata di mano quaderni, appunti o libri (se necessario, il professore chiederà allo studente di “poter dare un’occhiata” all’ambiente in cui si trova l’esaminato);
lo sguardo dello studente dovrà essere sempre fisso sullo schermo, per evitare così che “sbirci” da appunti o altro;
è vietato per lo studente indossare auricolari e, per scongiurare che qualcuno faccia il furbo, spesso non è permesso nemmeno indossare cappelli che possano nasconderle.