Per gli eventi privati (matrimoni, battesimi, cresime, compleanni, feste di laurea e così via) in locali pubblici bisogna effettuare il pagamento alla SIAE ma molti sono i dubbi a riguardo: quando e come pagarlo, se bisogna effettivamente pagarlo e dove, ad esempio.
Locali, ogni città ha la sua sede SIAE
Si deve pagare la SIAE sia se si diffonde musica dal vivo che registrata e sottoposta al diritto d’autore: in questo modo, gli autori del brano hanno, in maniera indiretta, un compenso per la propria opera.
Per avere il rilascio del permesso e il pagamento del diritto d’autore, si dovrà fare richiesta. A richiederlo potrà essere una persona fisica con il proprio codice fiscale oppure l’organizzatore dell’evento.
La SIAE ha dei costi variabili in base al tipo di festa e al numero di partecipanti (fino a 200-da 200 in su).
Per inoltrare la richiesta, ci si potrà recare nella sede fisica della SIAE del proprio territorio comunicando informazioni come:
- data e ora dell’evento
- l’indirizzo del locale
- il numero dei partecipanti
Quindi effettuare il pagamento.
Allo stesso modo, si potrà fare tutto online e telematicamente registrandosi sul sito della SIAE e compilando la sezione anagrafica e quella in cui vengono richieste le informazioni sull’evento.
Possono farlo tutte le persone fisiche, purché maggiorenni, accedendo al sito come utilizzatori.
In ogni caso, è sempre bene conservare i due documenti rilasciati, il permesso e il Borderò (un modulo dove devono essere indicati autori e titoli dei brani eseguiti a cura del musicista che poi lo riconsegnerà all’organizzatore dell’evento che potrà o spedirlo alla SIAE o inviarlo telematicamente).
L’organizzatore dell’evento dovrà compilare solo un’altra piccola parte di questo documento.
Questi documenti, infatti, dovranno poter essere esibiti in caso di accertamenti e controlli da parte degli ispettori della SIAE.
Infatti, il non pagamento comporta delle multe molto salate (fino a sei volte quello che non è stato pagato).
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