Oltre alle ferie, ai lavoratori spettano anche i permessi, vale a dire l’astensione dal lavoro, riconosciuta dalla legge o dal contatto di lavoro, per determinati motivi.

I permessi si differenziano dalle ferie perché si prendono ad ore e non a giorni; in questo periodo di astensione dal lavoro, il lavoratore conserva il posto di lavoro, percepirà la normale retribuzione e gli verrà riconosciuta l’anzianità di servizio.

Tabella dei contenuti

I permessi di lavoro si distinguono in:

ROL (riduzione dell’orario di lavoro), sono riconosciuti dai vari contratti collettivi di lavoro su base annua; il loro quantitativo varia in base al CCNL, alla qualifica, all’anzianità di servizio e all’orario di lavoro
Ex festività, che si possono fruire per compensare l’abolizione di alcune festività
Per lutto, un permesso retribuito che spetta al lavoratore al quale sia venuto a mancare il coniuge, il convivente o un familiare (entro il II grado di parentela) di massimo 3 giorni l’anno
Permessi della legge 104/92, che possono essere richiesti dal dipendente al datore di lavoro, come in caso di disabilità di un parente. Spettano al massimo 3 giorni di permesso mensili, anche frazionabili in ore.
Congedo matrimoniale, in occasione di matrimonio o unione civile, di una durata complessiva di 15 giorni (sabati e domeniche inclusi), non frazionabili, che decorrono dal giorno della celebrazione
Permessi per allattamento: sono riconosciuti alla madre lavoratrice nella misura di 1 o 2 al giorno (anche cumulabili) per il primo anno di vita del figlio (fino a 3 anni in caso di handicap grave del bambino) o durante il primo anno dall’ingresso in famiglia del minore in caso di adozione o affidamento.b Spettano nella misura di un’ora, se l’orario giornaliero è inferiore a 6 ore, e di 2 ore, se l’orario giornaliero di lavoro dura oltre 6 ore
Permessi per donazione del sangue, in questo caso il lavoratore può assentarsi per 24 ore a partire dal prelievo