In Italia è obbligatorio aprire una casella di posta certificata (PEC) per le società iscritte al Registro delle imprese, le ditte individuali, i professionisti iscritti ad un ordine e le Pubbliche Amministrazioni (legge 221 del 2012). Ma sempre più professionisti, anche se non ne hanno l’obbligo, decidono di aprirne una per gestire le proprie comunicazioni. Diciamo che quando si inizia a lavorare in proprio è uno degli strumenti da avere.
La PEC permette di inviare messaggi
La PEC permette di inviare messaggi di posta elettronica che hanno lo stesso valore legale delle raccomandate con ricevuta di ritorno. Dunque, garantisce la certezza che il messaggio sia stato spedito o ricevuto e che il suo contenuto non venga in nessun modo modificato (o gli eventuali allegati).
In Italia ci sono diversi provider iscritti all’albo dei gestori accreditati di PEC presso il CNIPA che si possono valutare per aprire il proprio indirizzo PEC. Solitamente il servizio è a pagamento ma ci sono anche molti gestori che offrono un certo periodo di utilizzo gratuito.
Ecco dove è possibile aprire la propria PEC:
- Aruba, offre diversi pacchetti come la PEC Standard a 5 euro più IVA all’anno oppure la PEC Pro a 25 euro più IVA all’anno oppure la PEC Premium a 40 euro più IVA all’anno
- Register, offre la PEC Agile gratuita per 3 mesi e poi a 24,90 euro più IVA all’anno oppure PEC Unica al costo di 34 euro più IVA all’anno nella versione da 3 GB o 59 euro più IVA all’anno nella versione da 5 G
- Legalmail, permette di provare la PEC in maniera gratuita per i primi 6 mesi, poi il prezzo sarà di 39 euro più IVA all’anno
- SpazioPEC, offre la PEC Standard gratuita per un anno, poi bisognerà pagare 9,90 euro all’anno
- Netson, offre una PEC da 1 GB al costo di 10 euro più IVA all’anno; la PEC Pro da 2 GB a 50 euro più IVA all’anno oppure la PEC Top da 2 GB con archivio di sicurezza a 80 euro più IVA all’anno
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