La SIAE va pagata da chi organizza una festa privata in un locale pubblico. Se non la si paga, in caso di controlli da parte degli ispettori della SIAE, si dovranno pagare delle multe molto salate, pari a sei volte l’importo che si sarebbe dovuto pagare.

Devono pagare la SIAE i locali che organizzano feste private come matrimoni, cresime, battesimi, compleanni e feste (come quelle di laurea).

Anche se si trasmette musica registrata, si dovrà pagare la SIAE oltre al Diritto d’Autore.

La SIAE si può pagare richiedendo il permesso mentre il pagamento del diritto d’autore può avvenire direttamente online.

Le tariffe variano in base alla festa (ad esempio per una festa di compleanno la tariffa è di 79 euro).

Per le altre feste, invece, il prezzo dipende dal numero di invitati mentre, per i matrimoni, la tariffa è di 199 euro se si hanno meno di 200 invitati (299 euro se il numero di invitati è maggiore di 200).

La SIAE non deve essere pagata se invece si utilizzano piattaforme con licenza Creative Commons, un’organizzazione senza scopo di lucro.

Questo proprio perché la SIAE è una società che tutela i diritti degli autori ed anche dei cantanti proprio in quanto “creatori” di un dato brano e, grazie al suo pagamento, queste categorie ricevono indirettamente un compenso.

Proprio per questo, è obbligatorio pagare la SIAE nei casi sopra elencati e il pagamento potrà essere effettuato sia presso una sede territoriale SIAE (quindi una sede fisica) sia online, accedendo al sito SIAE e registrandosi.

Sarà necessario compilare un form con i propri dati anagrafici ed un altro relativo ad informazioni quali:

di che tipo di evento si tratta;
come verrà diffusa la musica (dal vivo o registrata);
il giorno dell’evento;
l’orario di inizio e l’orario di fine;
il numero dei partecipanti;
se si ballerà o meno.

Sarà importante anche compilare, successivamente, il Borderò: infatti, oltre all’organizzatore, questo modulo dovrà essere compilato dal musicista, band, deejay che allieterà la serata.