Se un dipendente risulta positivo al Covid, vuol dire che è già stato sottoposto a tampone ed è dunque stato isolato al di fuori dell’azienda. Tra i protocolli da seguire nella ristorazione post covid c’è anche tutta una profilassi relativa a questo caso.

Cosa deve fare il ristoratore

L’azienda dovrà fornire tutte le informazioni alle Autorità sanitarie circa i “contatti stretti” che il dipendente positivo al Coronavirus ha avuto, così che le altre persone possano essere messe in quarantena. Infatti, in questo periodo, ai contatti stretti potrà essere richiesto, da parte dell’azienda, di lasciare cautelativamente lo stabilimento. Quindi non è necessario che l’Azienda chiuda e che tutto il personale venga messo in quarantena: solo i contatti stretti infatti dovranno isolarsi nel proprio domicilio.

Allo stesso modo, dovranno essere messi in isolamento anche quei dipendenti che manifestano febbre e sintomi di infezione respiratoria (tosse). In questi casi, bisognerà anche avvertire immediatamente le autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza per il Covid messi a disposizione dalla Regione di appartenenza o dal Ministero della Salute.

Se il dipendente è già in isolamento in casa e continua a manifestare i sintomi sopra esposti, bisogna invitarlo a rimanere ancora a casa e chiamare il proprio medico curante. Altra fattispecie è invece quando un dipendente di un’azienda ha avuto un “contatto stretto” con un soggetto positivo al Covid.

Se il contatto non è avvenuto negli ultimi 14 giorni, non ci sono provvedimenti da rispettare ma, al contrario, se il contatto stretto è avvenuto negli ultimi 14 giorni, la persona in questione sarà sottoposta a isolamento domiciliare per due settimane (anche se non è stata contagiata effettivamente ma solo a scopo precauzionale). L’azienda può dunque continuare a proseguire la sua attività senza chiudere e, dopo il periodo di isolamento, accogliere di nuovo la persona a lavorare soprattutto se non ha manifestato sintomi.

Se invece il dipendente, durante la quarantena, ha cominciato a manifestare i sintomi, dovrà essere sottoposto a tampone e, se positivo, ricostruire a sua volta i suoi “contatti stretti”.