La danza è la passione di migliaia di persone e, per molte di loro, è anche un lavoro. Spesso, infatti, molti ballerini professionisti entrano a far parte di un corpo di ballo o di una compagnia, partecipando a spettacoli ed esibizioni.
Il contratto collettivo dei danzatori
E’ stato siglato un contratto collettivo dai Teatri Nazionali, dai Teatri di Rilevante Interesse Culturale, dai Centri di produzione e dalle Compagnie teatrali professionali per il personale artistico che si dedica ad attività di intrattenimento e spettacolo.
Per regolarizzare i ballerini di uno spettacolo, si può optare per diversi tipi di contratto (definiti “scrittura”):
- scrittura continuata è un tipo di contratto a termine, continuativo e subordinato.
Stando a questo contratto, lo scritturato deve essere pagato tutti i giorni compresi tra la data di inizio e quella di termine della scrittura.
Il rapporto di lavoro viene sospeso solo nel periodo delle festività principali.
Questo tipo di contratto è prorogabile solo se supera i 45 giorni di durata: la proroga può avvenire per un massimo di 5 settimane, se il contratto originario è superiore a 90 giorni e per 3 settimane negli altri casi.
- Scrittura a tempo parziale verticale (lavoro subordinato part-time): questo contratto prevede che il lavoratore svolga la propria attività a giorni alterni, ma lavorando sempre per giornate intere.
La durata di questo tipo di contratto non può essere inferiore a un mese.
Il ballerino, nelle giornate in cui non è prevista una prestazione (e quindi uno spettacolo), può normalmente svolgere altre attività come subordinato o autonomo.
- Lavoro intermittente (lavoro subordinato): questo tipo di contratto si può attivare “solo nelle ipotesi in cui non sia possibile prefigurare, nemmeno per approssimazione, né per quantità né per collocazione temporale le prestazioni lavorative giornaliere”.
Questo vuol dire che può essere stipulato solo a tempo determinato e mai a tempo indeterminato.
Commenta per primo