Airbnb è una piattaforma che permette a chi ha una o più camere disponibili nella propria abitazione, di metterle a disposizione di viaggiatori che desiderano visitare città e posti diversi e pernottare in sistemazioni insolite e alternative agli hotel, oltre che più economiche. Dunque, per l’host, affittare il proprio spazio rappresenta una fonte di guadagno facile e sicuro. C’è chi ne ha fatto la propria professione guadagnando profitti notevoli, mentre altri usano questo sito per arrotondare il proprio stipendio.

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Quali requisiti servono per diventare host Airbnb

Infatti, non bisogna essere in possesso di determinati requisiti per diventare un host Airbnb: bisogna registrarsi al sito e creare l’annuncio (che è sempre gratuito) e sono previste delle commissioni sui pagamenti che Airbnb trattiene, in particolare per l’host sono del 3%. Ogni annuncio deve essere corredato da informazioni dettagliate sul tipo di alloggio offerto, le date disponibili, i prezzi del soggiorno e le foto dell’appartamento/stanza.

L’host decide anche il prezzo a notte, a settimana o al mese (nonostante la piattaforma consigli un prezzo basato sulla posizione e su altri fattori): nel definirlo bisogna tener presente che deve essere una cifra più conveniente rispetto a quanto un viaggiatore pagherebbe per un albergo ed inoltre devono essere incluse spese come le pulizie, le tasse e le commissioni di Airbnb. Proprio per questo non è possibile stabilire a priori quanto si possa guadagnare con AirBnb.

I dati forniti da il Sole 24 ore

Stando a dei dati forniti da il Sole 24 ore, l’host italiano che ha affittato la stanza o la casa per 23 giorni in un anno, ha ricavato circa 2.200 euro. Per diventare host è necessario impegnarsi ed essere ospitali in modo che i clienti rilascino feedback positivi che permettano ad altri viaggiatori di scegliere la propria sistemazione, sicuri che sia la migliore.

A questo punto, quando si saranno raccolte diverse recensioni positive, si potranno anche alzare i prezzi.