Quando si parla di lavoro piramidale si fa riferimento ad un sistema di vendite piramidale in cui, tramite lo scambio di denaro (una vera e propria quota d’ingresso), vengono inseriti nuovi soggetti nel modello che hanno lo scopo di vendere beni o servizi. “Piramidale” si riferisce, appunto, alla struttura delle vendite in cui, in cima, c’è la prima persona che vende un certo bene o servizio ad altre persone che devono reclutare nuova gente da aggiungere nel sistema. L’ultima frontiera di questa attività spesso molto borderline è utilizzarla come lavorare nel marketing.

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Lavoro piramidale, funziona oppure no?

Lo scopo è quello di reclutare quanta più gente possibile per allargare la base della piramide.

Generalmente, il lavoro piramidale si compone di un contratto con cui l’azienda passa al proprio collaboratore il prodotto dimostrativo (che è quello che sarà venduto ad altre persone) ed ogni altro materiale informativo o pubblicitario a riguardo: sulla base di questi materiali e strumenti, avviene la vendita. I vertici della società illustrano ai potenziali investitori, durante un convegno o una riunione (ma anche tramite Internet), le opportunità di guadagno che derivano dall’entrare a far parte della struttura piramidale e, chi decide di prendervi parte, viene reclutato pagando una quota di ingresso a chi si trova ai vertici della piramide.

Lo scopo è reclutare altre persone

Ad ogni modo, i nuovi entrati devono reclutare altra gente e, sulla base delle persone coinvolte, riceveranno una percentuale di guadagno. Spesso, si è posta la questione se un modello di vendite a struttura piramidale possa essere considerato legale o meno: il dubbio deriva, infatti, dal fatto che coloro che si trovano ai vertici della piramide non guadagnano dalla vendita di beni o servizi ma dagli incassi che ricevono per le quote di ingresso dei nuovi reclutati nel modello.

Fra l’altro, i nuovi reclutati non necessariamente hanno competenze per vendere beni o servizi (perché non è richiesto loro alcun requisito) ma spesso accettano di entrare a far parte della “piramide” solo perché attratti dalla promessa di facili guadagni.