Il lavoro piramidale fa riferimento ad un modello commerciale di vendite basato su una struttura piramidale in cui, chi sta al vertice della piramide vende prodotti o servizi ad altri soggetti ai livelli inferiori che hanno lo scopo di reclutare nuovi soggetti da inserire nel modello. I nuovi reclutati, spesso sono spinti ad entrare a far parte della struttura perché attratti dalla possibilità di fare enormi guadagni.
In realtà, loro stessi, per entrare nella struttura piramidale devono pagare una quota di ingresso a coloro che si trovano ai vertici della piramide e, contemporaneamente, devono ricercare nuovi “adepti” per far accrescere la base della piramide: sulla base di questi nuovi “entrati” riceveranno una percentuale di guadagno.
Ma il lavoro piramidale è una truffa o realtà?
A questo quesito ha dato risposta la Corte di Cassazione con la sentenza 37049/2012 che recita: “Le attività commerciali in cui il beneficio economico deriva dal reclutamento di utenti, piuttosto che dalla vendita diretta di beni o servizi, sono da ritenersi fuorilegge”. Le motivazioni della Corte di Cassazione sono le seguenti: “La promozione e la realizzazione di attività e di strutture di vendita nelle quali l’incentivo economico primario dei componenti la struttura si fonda sul mero reclutamento di nuovi soggetti piuttosto che sulla loro capacità di vendere o promuovere la vendita di beni o servizi determinati direttamente o attraverso altri componenti la struttura”.
In genere, infatti, i potenziali investitori vengono invitati ad una riunione o coinvolti su Internet, da coloro che si trovano ai vertici della società. Questi ultimi illustrano, anche mediante video o grafici, le opportunità di guadagno che deriverebbero dall’entrare a far parte del modello.
In realtà, vengono reclutati soggetti che non hanno alcun requisito in particolare e cioè nessuna competenze specifica nella vendita: lo scopo del loro inserimento nella struttura, infatti, è solo quello di reclutare altra gente così che ai vertici della piramide incassino le loro quote di iscrizione.
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