Si sta avvicinando l’estate, e così la ricerca per il lavoro estivo 2019. Durante la bella stagione, sono tanti i lavori che potrebbe capitarci di valutare: sicuramente, per chi abita in una zona turistica, le possibilità aumentano in maniera esponenziale. Tuttavia, per chi assume, è importante valutare il contratto, con i pro e i contro. Quali sono in questo caso i contratti da fare? E come dobbiamo comportarci? Analizziamo la situazione per voi.
I contratti da utilizzare per il Lavoro Estivo 2019
Come datore di lavoro, la prima cosa da fare è offrire delle sicurezze alle persone che lavorano per noi. Per il lavoro a picco di attività stagionale, dobbiamo tenere conto del contratto a termine per attività stagionali.
Negli ultimi tempi, infatti, questa tipologia di contratto è stata riveduta grazie al Decreto Dignità: ci riferiamo al D.L. n. 87/2018. Quali sono le attività stagionali? Vengono ritenuti tali le attività che rientrano nel contratto collettivo e tutte le attività disciplinate dal Decreto del Ministero.
Il contratto previsto dall’attività stagionale non può mai superare la durata di 24 mesi. Oltre 12 mesi, tuttavia, è necessario una proroga del rapporto del lavoro.
Lavoro Estivo 2019: cosa sapere, come assumere e informazioni
A questo punto, per prorogare il rapporto lavorativo, sono necessarie due condizioni: la prima è di stampo temporanea e oggettiva, mentre la seconda deve essere una esigenza sempre legata al tempo.
Per i contratti a termine stagionali, il datore in questo caso non deve pagare il contributo addizionale, che è pari all’1,40% imponibile, che si versa all’INPS con il modello F24. Questo onere, infatti, va inteso e pagato unicamente per i rapporti a tempo determinato.
Vi segnaliamo, infine, che i lavoratori stagionali hanno la precedenza per le nuove assunzioni, nel momento in cui abbiano lavorato per un periodo maggiore di tre mesi.
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