Tutti i giornalisti iscritti all’Albo, professionisti e pubblicisti, devono conseguire i crediti per la Formazione Professionale Continua.

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Crediti giornalista, cosa preve la legge

Questo è previsto da gennaio 2014 dalla Legge 128/2011, Dar 137/2012: infatti, l’aggiornamento, la formazione e lo sviluppo continuo di conoscenze e competenze in ambito giornalistico è una delle condizioni per poter rimanere iscritti all’Ordine.

Bisogna conseguire 60 crediti formativi nel triennio (quello di riferimento per il conteggio è iniziato nel 2014) di cui almeno 15 ogni anno solare e 20 in materia deontologica.

È prevista l’esenzione dal conseguirli per coloro che si trovino in maternità o in congedo parentale, ma anche per malati gravi, infortunati o impediti da cause oggettive.

Sono esentati anche coloro che ricoprano cariche elettive per le quali la vigente legislazione prevede la possibilità di usufruire di aspettativa dal lavoro per la durata del mandato e limitatamente ad esso.

Sono obbligati alla Formazione Professionale

Sono obbligati alla Formazione Professionale continua i giornalisti in pensione che continuino a svolgere l’attività; gli iscritti all’Albo da più di 30 anni che svolgono attività giornalistica, invece, sono tenuti a conseguire solo i 20 crediti in materia deontologica nel triennio.

A parte questi, tutti i giornalisti devono conseguirli perché, in caso di inosservanza dell’obbligo formativo, in base all’art. 9 del regolamento, l’Ordine regionale notificherà l’inadempienza formulando l’invito ad avviare entro tre mesi il percorso formativo.

Se l’inosservanza dovesse persistere, il Consiglio regionale dell’Ordine lo segnalerà al Collegio territoriale di disciplina che deferirà il giornalista in questione e lo sanzionerà.

C’è la censura per gli inadempienti totali e l’avvertimento per gli inadempienti parziali; se la posizione di inadempienza continua, c’è un inasprimento delle sanzioni in base al criterio della proporzionalità e quindi la sospensione.

Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti invita infatti i Consigli regionali e i Consigli di disciplina territoriali a comminare le sanzioni contestando l’inadempienza con la PEC (di cui tutti i giornalisti devono essere muniti).