L’emergenza Coronavirus oltre a cambiare le abitudini dei cittadini, ha anche posto diversi interrogativi in capo ai lavoratori che si chiedono, ad esempio, se le ferie possano essere scalate dalla quarantena.

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Ferie e quarantena

In effetti, dopo la chiusura imposta a numerose aziende, il Governo ha richiesto ai datori di lavoro, pubblici e privati, di far fruire ai propri dipendenti delle ferie e dei congedi, così da garantire loro un salario, prima di poter beneficiare delle integrazioni salariali (previste fra le misure per fronteggiare le difficoltà generatesi per il Coronavirus).

In pratica, il datore di lavoro deve ricorrere a delle ferie “forzate”: il DPCM del 10 marzo ha disposto che “salvo eventuali attività indifferibili da rendere in presenza, il datore di lavoro privato può programmare l’utilizzo delle ferie riferite all’anno precedente entro il termine di godimento o di utilizzo stabilito dalla contrattazione collettiva”.

In alternativa alle ferie forzate

In alternativa alle ferie forzate, il datore di lavoro, qualora forse possibile, deve favorire la prosecuzione del rapporto di lavoro in modalità agile cioè tramite lo smart working.

Comunque, nel caso in cui il lavoratore abbia terminato le ferie pregresse e non ci sia la possibilità di svolgere la prestazione lavorativa in modalità “agile”, il periodo di assenza dal lavoro di tale dipendente, costituisce servizio prestato a tutti gli effetti di legge.

L’istituzione delle ferie “forzate”, in realtà, fa perdere la funzione delle ferie (cioè quella di garantire un adeguato riposo al lavoratore), ma essendo questa del Coronavirus una situazione di emergenza e, in attesa dell’attivazione degli strumenti di integrazione salariale, risulta essere la strada migliore per permettere ai lavoratori di godere di un’assenza retribuita.

Infine, un’altra circostanza che si può verificare è quella in cui l’attività dell’azienda non sia stata sospesa ma il lavoratore si trovi in quarantena per sintomi sospetti riconducibili al virus: in questo caso, il periodo di assenza dal lavoro per quarantena viene equiparato alla malattia