Negli ultimi tempi è cresciuta sempre più la richiesta per l’apertura franchising odontoiatrico. Questa è la soluzione ideale per chi ha già uno studio dentistico o vuole aprirne uno. Può offrire un’ampia gamma di servizi e riesce a fornire un’alternativa nel settore in quanto migliora le prestazioni globali di uno studio odontoiatrico anche già attivo. Un valido e concreto aiuto per affrontare il mercato che oggi è sempre più concorrenziale.
Per poter procedere all’apertura franchising bisogna possedere determinati requisiti, quali la grandezza dei locali, il numero di personale assunto e anche un budget importante da investire.
Questo, però, viene ripagato dal know how fornito e dal richiamo internazionale del marchio stesso.
Franchising odontoiatrico, le fasi di avviamento
In questo caso specifico in genere durante la fase di avviamento potrebbero essere previsti corsi di approfondimento in aula della durata di alcuni giorni seguiti da corsi sul campo.
Il funzionamento franchising è uguale a quello di altri settori. Una volta che si è in possesso dei requisiti richiesti bisogna pagare alla casa madre la royalty che può essere a quota fissa o in proporzioni sul fatturato.
Si tratta della somma di denaro da corrispondere al marchio per l’apertura franchising e la gestione dello stesso che può essere mensile, trimestrale, semestrale o annuale.
Ovviamente per poter fare questo tipo di investimento bisogna essere inseriti nel settore, dovendo
assumere o far lavorare degli specialisti.
Aprire un franchising marchi famosi si ha il vantaggio di avere una clientela già fidelizzata e quindi c’è
un immediato ritorno in fatto di pubblicità che è praticamente il grande vantaggio di questo tipo di
investimento.
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