Malattia lavoro, cosa fare quando non si può andare a lavoro


Malattia




Cosa fare quando non si può andare a lavoro perché non ci si sente bene o ci si è fatti male? Ecco tutte le cose da sapere in caso di malattia. La legge riconosce l’indennità di malattia nei casi in cui il lavoratore si debba assentare da lavoro per malattia. Ricordiamo che quando si possono ricevere controlli malattia da parte del datore di lavoro.

L’indennità sostituisce lo stipendio ma spetta dal quarto giorno di malattia e viene erogata dall’INPS. Nel periodo di carenza (i primi 3 giorni di malattia), invece, tale indennità non viene riconosciuta dall’INPS ma, se previsto dal CCNL di riferimento, viene erogata dal datore di lavoro.

Per richiedere la malattia in caso non si possa andare a lavoro, il lavoratore deve fare una comunicazione al datore di lavoro e all’INPS.

Può farlo in due modi:

  1. tramite una visita del proprio medico curante che rilascerà il certificato di malattia e lo trasmetterà telematicamente all’INPS, che si occuperà di avvisare il datore di lavoro
  2. se la trasmissione telematica non è possibile, il lavoratore dovrà richiedere copia cartacea del certificato di malattia e inviarlo alla sede territoriale INPS e al datore di lavoro, entro due giorni dal rilascio del certificato, pena la perdita di un giorno d’indennità per ogni giorno di ritardo

I lavoratori che hanno diritto all’indennità di malattia da parte dell’INPS sono i lavoratori dipendenti, vale a dire:




  • gli operai del settore industria
  • i dipendenti del settore terziario/servizi
  • i lavoratori dell’agricoltura
  • gli apprendisti
  • chi lavora nel settore spettacolo
  • i marittimi
  • i lavoratori iscritti alla gestione separata (art. 2 comma 26 della legge 335/95)

Tuttavia non tutti i dipendenti hanno diritto all’indennità di malattia: ad esempio le badanti, le colf, i collaboratori familiari.

Ma anche i lavoratori autonomi, i dirigenti, i quadri del settore industria e agricoltura.
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