Scrivere degli articoli di valore e interessanti per il proprio giornale, blog o sito Internet è fondamentale per incuriosire i propri lettori. Gli articoli devono essere scritti in italiano corretto ma anche seguendo le regole del copywriting e del giornalismo. Uno strumento che, messo a punto, può dare una mano a chi lavora online con i contenuti.

Tabella dei contenuti

I professionisti del settore

Ecco perché vengono assunti dei professionisti del settore, che siano in grado di scrivere degli articoli seguendo queste regole e che possano effettivamente apportare valore.

Ma di recente è accaduta un’autentica rivoluzione: è stato pubblicato sul The Guardian il primo articolo scritto con l’ausilio dell’Intelligenza Artificiale.

In particolare è stato utilizzato GPT-3 (Generative Pre-trained Transformer 3), un modello di linguaggio autoregressivo che utilizza l’apprendimento automatico (machine learning) per creare testi che sembrano scritti proprio dall’uomo.

Nel caso dell’articolo del The Guardian, a GPT-3 sono state date delle istruzioni chiare su come scrivere l’articolo (proprio come le istruzioni che un caporedattore darebbe ad un editorialista): la lunghezza, il tipo di linguaggio da usare, l’argomento da articolare (in questo caso convincere il lettore che l’Intelligenza Artificiale non vuole “spazzare via” la razza umana, come pensava il grande Stephen Hawking).

Le prime righe dell’articolo

Le prime righe dell’articolo sono state scritte da un vero giornalista ma poi il resto è stato prodotto interamente dall’Intelligenza Artificiale che, anzi, ha fornito in pochissimi secondi 8 diversi articoli di senso compiuto che affrontavano l’argomento da diversi punti di vista.

Alla fine l’articolo pubblicato conteneva un mix delle migliori parti di ogni componimento.

Questo episodio apre difatti nuovi ed interessanti scenari su come l’Intelligenza Artificiale possa supportare l’uomo anche nel settore del giornalismo e dell’editoria, seppure con le opportune cautele e con i ritmi giusti, dato che sono diversi i limiti che l’AI incontra ancora sul suo cammino (come il fatto di non poter svolgere più di un compito alla volta).