Chiunque voglia veder pubblicato il proprio libro ha oggi diverse alternative per poterlo fare: infatti, se un tempo l’unica strada per farlo era quella di affidarsi ad una casa editrice, oggi invece ci sono diverse piattaforme che permettono di farlo. Inoltre Amazon da l’opportunità di iniziare un lavoro online senza dover pensare alla casa editrice, la pubblicazione e cose simili.
Una di queste è Amazon con il servizio KDP, Kindle Direct Publishing, che permette di pubblicare ebook e libri in versione cartacea gratuitamente.
Ma come fare per pubblicare un libro su Amazon?
Prima di tutto, bisogna registrarsi alla piattaforma KDP, compilando i campi relativi ai dati anagrafici e i campi di fatturazione. Una volta fatto, grazie a tutti gli strumenti messi a disposizione da Amazon, si potrà creare la copertina del libro e compilare tutte le informazioni sul libro (titolo, autore, prezzo, descrizione e categorie).
Pubblicare su Amazon è vantaggioso non solo per i tempi brevi (se il libro è pronto, saranno sufficienti al massimo 72 ore per vederlo pubblicato) ma anche per le royalties sulle vendite che sono molto alte (circa del 70%) e per il fatto che l’autore potrà mantenere il controllo sui propri diritti, modificare il libro quando vorrà e scegliere il prezzo.
Amazon KDP non si occupa solo della creazione
Amazon KDP non si occupa solo della creazione e pubblicazione del proprio libro ma anche della promozione, attività che in genere svolge la casa editrice. Uno degli strumenti per fare promozione su Amazon è KDP Select, che permette di raggiungere più lettori grazie all’inserimento del titolo nel catalogo Kindle Unlimited.
Utilizzando questo servizio, però, i guadagni per l’autore saranno più bassi perché, per ogni pagina letta, Amazon trattiene circa 0,003 centesimi. Dunque creare e pubblicare un libro su Amazon è facile e veloce: il vantaggio maggiore è quello di godere della grande visibilità che la piattaforma ha.
Il proprio ebook, infatti, verrà pubblicato sul grande catalogo del marketplace e reso disponibile sui dispositivi di utenti sparsi in oltre 100 Paesi del mondo.
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