L’organizzatore di eventi si occupa sia dell’organizzazione di feste private (come compleanni e matrimoni) sia di eventi pubblici come spettacoli, concerti, fiere e manifestazioni.

In quest’ultimo caso, l’event planner deve chiedere diversi permessi e ottenere certe autorizzazioni, ad esempio dal Comune dove si realizzerà la manifestazione.

Lavorare come organizzatore di eventi

Nel caso di un evento con meno di 200 persone e che terminerà prima della mezzanotte della giornata di inizio, dovrà presentare allo Sportello Unico Attività Produttive (SUAP) la SCIA (segnalazione di inizio attività) e una relazione tecnica redatta da un professionista che attesti le condizioni di sicurezza della manifestazione e che le strumentazioni siano state montate nella maniera giusta e sicura.

Per tutti gli altri eventi, il Comune dovrà rilasciare l’autorizzazione per manifestazione di pubblico spettacolo mentre da un punto di vista tecnico bisognerà richiedere la convocazione della Commissione di Vigilanza Comunale per i Pubblici Spettacoli e ottenere l’ok per lo svolgimento dell’evento.

Un’altra autorizzazione che l’organizzatore di eventi dovrà ottenere è quella riguardante l’utilizzo del suolo pubblico: conseguentemente si dovrà pagare il relativo canone (a meno che il Comune non rilasci il patrocinio all’evento e dunque non si dovrà pagare nulla).

Per quanto riguarda la sicurezza, al SUAP, l’organizzatore di eventi dovrà presentare anche un piano di emergenza indicante:

la tipologia dell’evento;
le caratteristiche della location;
la capienza massima del luogo dove si svolgerà l’evento e il numero di partecipanti previsto;
l’individuazione delle vie di fuga;
le dotazioni di personale e di attrezzature e mezzi per il rischio incendio e per l’assistenza sanitaria;
le modalità di sbarramento degli accessi e delle uscite.

Infine, bisognerà rispettare anche le norme riguardanti l’inquinamento acustico: se non si superano le soglie della zonizzazione acustica, sarà sufficiente solo una comunicazione ai fini dell’impatto acustico, da presentare al SUAP.

Nel caso si superino i limiti, invece, bisognerà ottenere un’ apposita autorizzazione, presentando al SUAP la documentazione di impatto acustico redatta da un tecnico competente in acustica, che indichi le misure per ridurre o eliminare le emissioni sonore.