Il settore dell’agricoltura attira sempre più giovani che decidono di intraprendere l’attività di produttori agricoli. Si fa riferimento a quella figura professionale che il Codice Civile definisce imprenditore agricolo. Nello specifico, l’imprenditore agricolo è quel soggetto che si occupa di una o più di queste attività:
- coltivazione del fondo;
- allevamento di animali (selvicoltura);
- impianto e conservazione dei boschi;
- attività connesse come la manipolazione delle materie prime, la loro trasformazione o conservazione.
Produttore agricolo, nello specifico
Nello specifico: “Per coltivazione del fondo, per selvicoltura e per allevamento di animali si intendono le attività dirette alla cura ed allo sviluppo di un ciclo biologico o di una fase necessaria del ciclo stesso, di carattere vegetale o animale, che utilizzano o possono utilizzare il fondo, il bosco o le acque dolci, salmastre o marine.”
Per diventare imprenditore agricolo professionale (IAP) è necessario avere delle competenze e conoscenze adeguate (come aver conseguito un diploma di perito agrario o aver svolto un percorso di studi attinente), cioè quelle richieste dalla normativa comunitaria. In base al decreto legislativo n. 99 del 29 marzo 2004 (integrato dal decreto legislativo n.101 del 27 maggio 2005), infatti, ci sono dei requisiti per diventare imprenditore agricolo professionale e cioè:
- avere conoscenze e competenze professionali adeguate;
- dedicare all’attività agricola la prevalenza del proprio tempo lavorativo;
- ricavare dall’attività agricola la prevalenza del proprio reddito.
In relazione agli ultimi due punti, l’Italia prevede che si dedichi all’attività agricola almeno il 50% del proprio tempo di lavoro complessivo e si ricavi da tale attività almeno il 50% del proprio reddito. Queste percentuali possono scendere al 25% qualora l’imprenditore agricolo operi in zone svantaggiate. Infine, per ottenere la qualifica di imprenditore agricolo professionale, bisogna dimostrare di aver lavorato per almeno tre anni come titolare, socio, amministratore o lavoratore agricolo e frequentare i corsi organizzati dalle regioni o dallo Stato per conseguire altri attestati.
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