Lavorare come amministratore di condominio, i passi da fare

Lavorare come amministratore di condominio sta diventando una professione sempre più comune in questi ultimi tempi. Considerando la nuova crescita edilizia e i nuovi complessi residenziali sempre più in costruzione, una figura di riferimento che si occupi dell’organizzazione burocratica spesso risulta necessaria.

Ma come poter lavorare come amministratore di condominio? Quali sono i passi da fare per diventare amministratore condominiale? Ci sono requisiti e corsi da frequentare, per poi successivamente venir eletti da un assemblea. Vediamo nello specifico quali sono gli step fondamentali per diventare amministratore condominiale.

Diventare e lavorare come amministratore di condominio

Nello specifico, diventare amministratore di condomino richiede alcuni obblighi da rispettare. Fra i requisiti che si necessitano di avere rientrano la mancanza di condanne per reati arrecati alla pubblica amministrazione, non rientrare all’interno di liste di protestati, avere un diploma di scuola secondaria (almeno di 2° grado) ed un attestato di frequenza per corsi di formazione specifici.

Tali corsi di formazione sono solitamente di almeno 72 ore e a fine corso occorre superare un esame che, se superato, rilascerà un abilitazione per svolgere la professione di amministratore condominiale. Da notare che se poi si diventa effettivamente amministratori di condominio a tutti gli effetti, potrà esser necessario, oltre che aprire una partita Iva, frequentare corsi di aggiornamento a cadenza annuale (sono previste 15 ore di aggiornamento ogni anno).

Se si hanno tutti i requisiti necessari e si ha atteso tutti i corsi di formazione necessari, si potrà quindi
venir eletti da un consiglio condominiale per diventare amministratori di condominio a tutti gli effetti. È
opportuno sapere che si può anche ricevere una revoca dalla mansione, nel caso che si presentino
inadempienze come mancate convocazioni di assemblee, corrispondenze errate per pagamenti, etc.
Tuttavia, anche la revoca necessita di una maggioranza per aver luogo nella fattispecie.