Il modo in cui vengono conteggiate le ferie dipende molto dal contratto nazionale collettivo del lavoro specifico. Le ferie solitamente, si maturano nel corso del rapporto lavorativo in base al tempo e alla tipologia di lavoro; le ferie retribuite saranno organizzate secondo la normativa vigenti e secondo quelli che sono gli accordi tra il datore di lavoro e il dipendente nella fase contrattuale.
La posizione di riposo settimanale, di contratto e di ferie è sancito dalla Costituzione Italiana, articolo 36 comma 3, gli obblighi del datore di lavoro in Italia è garantire al lavoratore le ferie ed il riposo settimanale. Le ferie sono un diritto a cui non è possibile rinunciare e secondo l’articolo 2109 del codice civile, la durata delle ferie si stabilisce in base ai singoli contratti collettivi. In generale, le ferie maturano nel corso del lavoro per circa 2 giorni al mese, chiaramente è variabile in base a quelle che sono le esigenze contrattuali delle singole mansioni.
Come sono calcolate le ferie dei lavoratori
Solitamente le ferie vengono distribuite nel corso del tempo e il dipendente può richiederle a seconda
del suo fabbisogno ma soprattutto seguendo le direttive aziendali rispetto a quelle che sono gli impegni
dell’azienda stessa. Ovviamente nelle realtà più piccole la richeista ferie si fa anche in base agli accordi
tra i lavoratori e gli stessi proprietari magari seguendo una rotazione nei periodi. Ci sono poi quelle
realtà che hanno le chiusure definite come ad esempio i negozi che spesso chiudono per il mese di
agosto e quindi i dipendenti seguiranno la chiusura dell’attività.
Nelle grandi aziende invece ci sono diverse figure che gestiscono i piani ferie dei dipendenti che
dovranno seguire determinati periodi, per evitare che l’azienda possa andare in default per la mancanza d
i personale. Spesso infatti in questi casi il cambiamento delle ferie si fa direttamente tra dipendenti scambiando i periodo se la mansione è la stessa.
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