Lavoro stagionale agricolo, come funziona

Il lavoro stagionale agricolo sono ultimamente sempre più richiesti e la crisi è complice di ciò fortunatamente con una riscoperta di uno dei mestieri per eccellenza italiani e che sta diventando sempre più richiesto. Questo perché se da un lato non si riesce a soddisfare le proprie aspettative di lavoro successivamente ad un conseguimento come una laurea, dall’altro sono molti i giovani (e non) che decidono di rompere il tran tran e lo stress quotidiano e fare un lavoro, anche solo stagionale, nell’ambito dell’agricoltura.

Ambiti come la viticoltura, la raccolta di frutti o attività d’allevamento sono settori dove si richiede molta forza lavoro. Non solo in Italia, ma anche all’estero: Francia, Spagna e Germania sono fra le nazioni più gettonate per questo tipo di lavori.

Lavorare nell’agricoltura: il lavoro stagionale

Naturalmente, fare un lavoro agricolo significa soprattutto sforzo fisico. Può capitare che si lavori anche
durante tutta la giornata per due mesi consecutivi. Ad esempio, se si lavorerà in un vigneto è probabile
che il lavoro sarà costante e concentrato in pochi mesi, considerando la stagionalità del settore
primario.

Ad ogni modo, decidere di fare un lavoro stagionale nel campo dell’agricoltura può essere
proficuo non solo dal punto di vista economico, ma anche da quello umano. Soprattutto per chi
non è abituato al settore agricolo o, semplicemente, a lavorare nei campi (considerando piccole cose
come un orto di qualche metro quadro), lavorare stagionalmente in ambiti rurali è un ottimo antistress.

Considerando che gran parte degli impieghi odierni, soprattutto se d’ufficio, hanno l’ausilio di un
computer, di internet e, in linea generale, della tecnologia, spesso succede che tali lavoratori
necessitano di “staccare la spina” e rifugiarsi in lavori campagnoli.

Se questi ultimi lavori alla lunga diventano stressanti, un lavoro di 2-3 mesi di raccolta di frutta può essere un ottimo modo per staccare la spina. Da notare che il settore primario ha sofferto le batoste economiche portate dalla crisi, ma le posizioni lavorative sono ancora molte.