Dallo scorso gennaio è entrato in vigore il nuovo regolamento per le visite fiscali Inps. Novità anche per quanto concerne le fasce orarie per la visita di controllo malattia. Il medico incaricato, su richiesta del datore di lavoro, deve recarsi all’indirizzo indicato dal dipendente , per verificare le condizioni di salute dello stesso.
Controllo malattia cosa è cambiato nel 2018
Novità, come detto, per quanto riguarda gli orari delle visite fiscali ai dipendenti pubblici, che dovranno farsi trovare a casa dalle ore 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, per un totale giornaliero di 7 ore. Tali indicazioni sono valide sia per i giorni feriali che festivi.
L’orario delle visite fiscali nel settore privato cambia leggermente. I dipendenti dovranno risultare reperibili dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 17 alle 19 per un totale di 4 ore di giornaliere. Anche in questo caso le fasce orarie devono essere rispettate nei giorni festivi e quelli feriali.
Com’è comprensibile, quindi, non saranno equiparate le visite fiscali del settore pubblico a quello privato.
Assenza controllo malattia: ecco cosa succede
Quando si verifica un caso di assenza controllo malattia il medico incaricato rilascia nella cassetta
della posta o a una persona presente in casa, un avviso con l’invito a presentarsi primo giorno
lavorativo disponibile alla visita di controllo ambulatoriale.
Successivamente, il medico che avrebbe dovuto portare a termine la visita di controllo malattia, comunica l’assenza alla visita fiscale all’Inps che mette a disposizione l’informazione al datore di lavoro
Nel caso in cui il dipendente non si dovesse presentare alla visita ambulatoriale, l’Inps richiede allo stesso la giustificazione o il certificato per assenza alla visita fiscale.
Se questa non dovesse pervenire o non essere considerata adeguata scatteranno delle sanzioni a carico del lavoratore, che vanno dalla decurtazione dello stipendio fino al licenziamento per giusta causa nei casi più gravi.
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