Al giorno d’oggi sempre più persone, sia privati che aziende, si rivolgono alle agenzie di recupero crediti per poter recuperare i propri crediti dai debitori in maniera più agevole.

Un’agenzia di recupero crediti, infatti, mediante delle tecniche di convincimento e di sollecito, riesce ad ottenere più facilmente il rimborso dei debiti da parte dei debitori.

All’interno di queste agenzie opera il cosiddetto agente di recupero crediti.

Vediamo cosa fa e quali sono le sue mansioni

L’agente di recupero crediti (o credit collector) ha il compito di recuperare i crediti contattando i debitori al telefono o direttamente recandosi al proprio domicilio, sollecitandoli ad estinguere i propri debiti.

Per svolgere questo lavoro, deve ovviamente essere formato sulla disciplina in materia, ma anche avere ottime doti comunicative e una forte empatia, per instaurare con il suo interlocutore un rapporto di fiducia così da risolvere la situazione senza richiedere l’intervento del tribunale.

Dovrà infatti capire perché il debitore non ha estinto il proprio pagamento e se ci sono eventuali difficoltà.

Quindi da una parte l’agente di recupero crediti aiuta i creditori ad ottenere quanto dovuto e, dall’altra, aiuta i debitori ad estinguere i propri debiti, in tutto o in parte, nei tempi e nelle modalità più consone, cercando di conoscere la propria situazione patrimoniale.

L’obiettivo dell’agente di recupero crediti è quello di trovare un compromesso fra creditore e debitore, per risolvere la situazione nella maniera più amichevole possibile, ad esempio stabilendo una dilazione di pagamento per il debitore in modo che sia più agevole per lui rientrare dal suo debito.

Altri compiti dell’agente di recupero crediti sono di tipo amministrativo e riguardano ad esempio:

la gestione degli incassi
la riscossione del credito e la verifica della validità dei pagamenti
il rilascio di ricevute di pagamento
la notifica ai creditori del successo dell’operazionel’avvio di una procedura esecutiva con l’intervento del tribunale nel caso in cui il debitore non proceda ad estinguere il proprio debito