Pensione casalinga 2022, quali sono i requisiti


Pensione




Le casalinghe svolgono un lavoro davvero prezioso nella nostra società: sono loro infatti che si occupano “di portare avanti la casa” gestendo le faccende di casa.

Anche loro possono andare in pensione, se vogliono, iscrivendosi al Fondo pensione casalinghe e versando i contributi. Una volta iscritti a questo fondo, si riceveranno a casa dei bollettini per iniziare a versare i contributi che verranno accreditati su un conto assicurativo. verificare i versamenti e i contributi sul sito dell’INPSRicordiamo che è possibile .

Il versamento dei contributi può essere fatto in qualsiasi momento dell’anno e con importo libero. Tuttavia, la soglia minima affinché si abbia l’accredito di un mese di contribuzione è pari a 25,82 euro.

Per vedersi riconosciuto un anno di contributi, quindi, la cifra minima da versare è 309,84 euro. 




Ma quali sono i requisiti per ottenere la pensione casalinga 2022?

Possono iscriversi al Fondo pensione casalinghe le persone di entrambi i sessi con età compresa fra i 16 e i 65 anni.

 È necessario poi che il soggetto:

  • non presti attività lavorativa dipendente o autonoma per la quale sussista l’obbligo di iscrizione ad altro ente o cassa previdenziale. L’iscrizione al fondo è possibile se si svolge un’attività lavorativa ad orario ridotto, cioè part time, anche se prestata con carattere di continuità, tale da determinare la contrazione del corrispondente periodo assicurativo ai fini della determinazione del diritto alla pensione nel regime generale obbligatorio
  • non sia titolare di pensione diretta: quindi possono iscriversi al fondo i titolari di pensione ai superstiti

Al raggiungimento di almeno 5 anni di contributi, la casalinga potrà accedere ad una pensione che può essere:

  • di inabilità, riservata a coloro che abbiano una invalidità accertata a qualsiasi attività lavorativa
  • di vecchiaia, a patto che il soggetto abbia almeno 57 anni d’età, oppure 65 anni se i versamenti non risultano sufficienti a maturare un assegno previdenziale pari almeno all’importo dell’assegno sociale maggiorato del 20%.

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