Il tappezziere è colui che si occupa di progettare, realizzare, riparare delle imbottiture o dei rivestimenti di divani, poltrone e sedie in tessuto o pelle o altri materiali.

Ancora, può occuparsi della tappezzeria di imbarcazioni o interni di auto e veicoli o di confezionare delle tende o dei drappeggi.

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Il tappezziere è una figura molto ricercata

Insomma, è una figura sempre più ricercata dalle imprese artigiane e dalle industrie ma che può facilmente trovare diversi clienti e ricevere conseguenti soddisfazioni economiche, mettendosi in proprio.

Deve possedere diverse competenze che acquisirà frequentando dei corsi teorici e pratici, come ad esempio senso estetico, precisione e manualità.

Per quanto riguarda gli sbocchi professionali, un tappezziere essendo un artigiano, può lavorare in un proprio negozio di tappezzeria o laboratorio di tappezzeria auto e moto, oppure presso mobilifici, poltronifici, nell’industria dell’arredamento imbottito e nelle aziende che producono sedili per auto e veicoli.

Può anche collaborare con designer d’interni, arredatori, antiquari e restauratori di mobili.

Se volesse mettersi in proprio, un tappezziere deve:

iscriversi al Registro delle Imprese
aprire la Partita IVA come ditta individuale o srl presso l’Agenzia delle Entrate
pagare i contributi previdenziali
iscriversi all’INAIL (almeno 5 giorni prima dall’inizio dell’attività).

Il codice ATECO da scegliere per questa attività è 95.24.02 con denominazione “laboratori di tappezzeria”.

Questa categoria di lavoratori potrà optare, per il regime fiscale, per quello forfettario: infatti, possono accedere al Regime Forfettario con aliquota al 15%, le attività che non superano la soglia di ricavi annuale pari a 65.000 euro.

Oltre a tutti questi aspetti burocratici

Oltre a tutti questi aspetti burocratici, chi volesse lavorare come autonomo e aprire un proprio negozio dovrà mettere in conto nella spesa da sostenere anche il denaro necessario per affittare un locale o acquistarlo (ed eventualmente ristrutturarlo), arredarlo e acquistare tutti i macchinari e gli attrezzi necessari per lavorare in proprio.

Oppure optare per il franchising affiancandosi ad un network già di successo che fornirà anche formazione e assistenza.