Per lead generation si intendono tutte le strategie di marketing volte a “generare contatti” cioè ad attirare nuovi potenziali clienti. Il lead è appunto un potenziale cliente interessato ai prodotti o servizi che quella data azienda o professionista offre.

E non è altro che il primo importantissimo step di quello che viene definito funnel di marketing, cioè il percorso che un soggetto fa dall’essere interessato ad un prodotto o servizio fino a diventare un cliente e poi un cliente soddisfatto (cioè che continuerà a comprare quel prodotto o servizio dall’azienda).

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Quindi a cosa serve la lead generation?

Serve ad acquisire i dati di contatto di persone interessate ai prodotti o servizi che si offrono. E quasi sempre si fa lead generation attraverso una squeeze page, una pagina del sito in cui si offre al soggetto un contenuto di valore gratuito (un pdf, un e-book, un video ma anche una consulenza gratuita) in cambio dei suoi dati di contatto (quasi sempre l’indirizzo email).

Il contenuto di valore viene detto “lead magnet” e non è altro che uno strumento che deve invogliare le persone a lasciare i propri contatti in cambio di qualcosa.

E ovviamente va scelto in base al tipo di business che hai.

Tutti i dati di contatto dei diversi lead verranno raccolti in un database ordinato, in modo da poter essere gestiti nella maniera più opportuna e poter indirizzare loro delle mail (quello che viene definito “mail marketing”) oppure delle campagne promozionali.

Dopo aver acquisito i contatti, infatti, inizia la fase detta Nurturing cioè l’insieme delle comunicazioni che consentono all’azienda o al professionista di dar vita ad una relazione con i propri lead che li convinca a diventare dei veri e propri clienti.

Questa attività ha l’obiettivo di creare una relazione duratura nel tempo e si può fare appunto attraverso le e-mail, ma anche i social network e whatsapp (più di recente).