Se da una parte il turismo si sta pian piano riprendendo dopo l’emergenza Coronavirus (grazie anche alla riapertura delle regioni e dell’intera Italia che può accogliere i turisti stranieri e degli sconti offerti dalle strutture ricettive in alcuni casi o regioni), una delle figure più importanti per quanto riguarda questo settore continua a rimanere in ginocchio.

Guida turistica, un settore in forte crisi

Si tratta delle guide turistiche ovvero quei professionisti abilitati con patentino che guidano gruppi di persone alla scoperta di monumenti, chiese, luoghi di interesse, musei, parchi archeologici e così via.

Già, perché per quanto riguarda le guide turistiche e il proprio lavoro non è stato ancora definito nulla di certo (questo per quanto riguarda Roma): non è detto che possano guidare gruppi di persone in giro per la città proprio perché, nel farlo, potrebbero favorire la creazione di assembramenti (il che è ancora illegale), rischiando dunque delle multe.

I rappresentanti di categoria ovviamente si stanno mobilitando chiedendo alle istituzioni di fare chiarezza a riguardo: d’altronde, a questa incertezza, si aggiunge anche il danno legato al fatto che i turisti stranieri in città come Roma attualmente non ci sono o sono pochi (anche se in genere rappresentano l’80% dei clienti) e quindi le guide turistiche in questo momento potrebbero guidare solo clienti italiani.

Le istituzioni dovrebbero dare una risposta a questi operatori del turismo che sono stati dimenticati e continuano il loro periodo di crisi dopo mesi di non attività. D’altronde, la stessa polizia municipale che controlla ogni forma di assembramento, non ha ricevuto nessuna disposizione e, in caso di gruppi guidati da una guida turistica, interverrebbe con una multa.

Per questo c’è bisogno di un chiarimento, anzi più di uno dal momento che, seppure l’attività delle guide turistiche venisse sbloccata, bisognerebbe specificare di quante persone al massimo dovrebbe essere composto il gruppo di turisti.