Molti sono i giovani che scelgono di studiare per diventare professionisti del turismo e di intraprendere dei lavori in quest’ambito. La maggior parte delle volte la professione prescelta è quella della guida turistica, o nel gergo “cicerone”, poiché permette di stare a contatto con più persone, e se si scelgono posti diversi, anche di viaggiare.
La domanda che di solito ci si pone di più è quanto guadagna una guida? Parlare dello stipendio che percepisce una guida turistica non è facile poiché la cifra non è quasi mai fissa. È difficile stipulare una quota persino per chi lavora nell’ambiente.

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I dettagli su quanto guadagna una guida turistica

Il guadagno dipende anche dal datore di lavoro, se si lavora in un museo o per un’agenzia, per un ente pubblico o privato. Dipende dal contratto che si stipula, e da quanto flusso di turisti c’è nella provincia o nel luogo in cui si sceglie di lavorare, dall’esperienza, le ore di lavoro e dalla vostra bravura.

Grossomodo il guadagno di una guida turistica si aggira intorno ai 300,00 euro per una giornata intera lavorativa, ma il guadagno può aumentare se il mercato in cui si svolge il lavoro richiede una figura altamente qualificata. Allo stesso modo potrebbe diminuire se le ore lavorative non coprono la giornata.

Molte testimonianze non percepiscono uno stipendio annuale molto alto, ma facendo leva sulla propria bravura si riesce ad aumentare il proprio ricavo tramite mance e regali.

Dinamiche di mercato per le guide turistiche

Un consiglio è quello di ampliare il proprio servizio al pubblico. Cioè la vostra offerta dovrebbe ricoprire due, tre, o più domande del mercato. Potrete infatti puntare sulle famiglie che viaggiano con i bambini e quindi creare un percorso adatto anche a quest’ultimi.

Puntare sui giovani, e creare un servizio che sia non solo di informazione, ma anche divertente, dinamico, e coinvolgente. Questo vi permetterà di attirare clienti e innalzare il vostro guadagno anche in bassa stagione, quando questa figura professionale riceve uno stipendio più basso rispetto al periodo di alta stagione.