Con l’emergenza Coronavirus non ancora rientrata del tutto e l’estate alle porte, l’interrogativo che tutti si pongono è come opereranno gli stabilimenti balneari nei prossimi mesi e come adegueranno il lavoro post coronavirus questa tipologia di struttura. La situazione è molto delicata proprio perché è molto difficile controllare gli stabilimenti balneari e le spiagge libere “prese d’assalto” da molte persone soprattutto nei weekend e nei periodi di alta stagione (a differenza dei locali pubblici in cui appare più chiaro lo spazio disponibile per ogni cliente).

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Stabilimenti balneari, cosa dice l’INAIL

Il Comitato scientifico dell’INAIL ha elaborato, il 10 maggio 2020, il Documento tecnico sull’analisi di rischio e le misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nelle attività ricreative di balneazione e in spiaggia.

Anche negli stabilimenti balneari e nelle spiagge attrezzate infatti dovranno avvenire gli accessi contingentanti e per farlo, sarà obbligatorio prenotare e suddividere gli ingressi per fasce orarie.

Se possibile, dovranno essere evidenziati percorsi diversi di entrata e di uscita.

Il grosso del lavoro sarà quello di distanziare le file di ombrelloni di almeno 5 metri mentre gli ombrelloni sulla stessa fila dovranno essere distanziati di almeno 4 metri e mezzo. Per ragioni di igiene, un ombrellone affittato da una famiglia che rimarrà in loco per più giorni, dovrà essere assegnato loro per tutto il periodo del soggiorno.

Lettini, sdraio e sedie invece potranno essere assegnate in numero limitato

Lettini, sdraio e sedie invece potranno essere assegnate in numero limitato proprio per fare in modo che venga rispettato il distanziamento dagli ombrelloni adiacenti di almeno 2 metri. Le distanze interpersonali non saranno così “stringenti” solo per gli appartenenti allo stesso nucleo familiare o co-abitanti. Anche le attività ludico-sportive verrebbero vietate proprio per evitare assembramenti e giochi di gruppo, così come viene vietato l’utilizzo di piscine all’interno degli stabilimenti balneari.

Nelle spiagge libere invece dovranno essere posizionati dei cartelli in tutte le lingue con su scritte le regole di comportamento da tenere (distanza di almeno un metro e divieto di assembramento).