I centri termali e i centri benessere stanno gradualmente riaprendo le proprie attività in tutta Italia. Prima della riapertura, però, questi centri devono eseguire diverse opere di prevenzione e controllo del rischio di contaminazione del sistema idrico.

Come per molte altre attività, i clienti che si recheranno in questi posti verranno sottoposti alla misurazione della temperatura corporea e non potranno accedere al centro benessere se avranno 37,5°C. Bisognerà evitare aggregazioni negli spazi comuni, nelle sale di attesa e in tutte le altre aree del centro e dovrà essere sempre garantito il distanziamento sociale di almeno un metro.

Se possibile, dovranno essere previsti percorsi diversi per l’ingresso e l’uscita alla struttura. Anche in questo caso dovranno essere messi a disposizione di clienti e personale dei dispenser di gel igienizzante idroalcolico soprattutto all’ingresso e nelle zone strategiche (ad esempio presso la cassa).

Proprio in cassa, alla reception, il personale dovrà accogliere i clienti indossando la mascherina ma in genere tutti i soggetti che si troveranno nel centro a vario titolo, dovranno indossarla sempre. I centri benessere, in genere già prima dell’emergenza Coronavirus dovevano stare molto attenti alla pulizia ma in questo particolare momento storico dovranno esserlo ancora di più.

Di contro, anche chi si reca in un centro benessere deve essere maggiormente accorto nel rispettare le norme di sicurezza igienica sia in piscina ma in genere in tutto il centro: prima di entrare in piscina, ad esempio, si dovrà provvedere ad un’accurata doccia con sapone su tutto il corpo. Nelle piscine termali ogni persona avrà un indice di 7 mq di superficie di acqua (se è possibile svolgere attività natatoria), altrimenti l’indice scenderà a 4 mq di superficie di acqua a persona.

Per quanto riguarda le vasche o le zone idromassaggio in cui non sarà possibile suddividere le superfici di acqua come detto, sarà consentito l’accesso ad un solo bagnante, ad eccezione delle famiglia o dei conviventi.