A causa della difficoltà nel trovare un lavoro, molti giovani decidono di mettersi in proprio: in molti (soprattutto gli uomini) potrebbero pensare di intraprendere l’attività di gommista.

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Cambiare o riparare le gomme

Quella del gommista è l’attività che consiste nel cambiare o riparare le gomme: purtroppo, ad ogni automobilista, prima o poi, capita di bucare una gomma o di dover ricorrere al cambio degli pneumatici (ad esempio, da quelli estivi a quelli invernali o viceversa).

Proprio per questo, aprire un’attività da gommista può essere una soluzione vincente per chiunque non abbia lavoro e voglia mettersi in proprio con un’attività remunerativa ed appagante.

Per aprire un’attività da gommista bisogna rispettare alcuni requisiti e seguire un preciso iter burocratico oltre che preventivare alcune spese.

Come prima cosa, bisognerà:

aprire la Partita IVA, richiedendola all’Agenzia delle Entrate;
iscriversi al Registro delle Imprese presso la Camera di commercio;
regolarizzare la propria posizione contributiva presso l’INPS e l’INAIL.

In seguito, bisognerà richiedere le opportune autorizzazioni al Comune di appartenenza:

il sopralluogo da parte dei Vigili del Fuoco per valutare se il luogo da adibire ad officina gommista sia idoneo;
l’autorizzazione da parte dell’ASL.

Quanto, invece, ai requisiti che il titolare dell’officina gommista deve possedere, è evidente che non possa bastare la sola passione per intraprendere questa attività.

Questa persona, infatti, dovrà possedere anche uno di questi requisiti:

aver conseguito una laurea in materie tecniche o ingegneria o, in alternativa, un diploma da perito industriale;
aver seguito un corso in materie tecniche o industriali con attestato regionale di qualifica professionale e aver svolto un anno di esperienza nel settore presso una ditta abilitata;
aver maturato un’esperienza di lavoro di tre anni negli ultimi 5 anni presso una ditta abilitata.

Se il titolare dell’attività non possiede almeno uno di questi requisiti, potrà nominare un responsabile tecnico.

Infine, per quanto riguarda le spese, bisognerà considerare quelle relative all’acquisto o all’affitto del locale da adibire ad officina gommista e all’acquisto di attrezzature e mobili per svolgere l’attività.