A molti automobilisti sarà capitato di doversi rivolgersi ad un gommista per la riparazione o la sostituzione degli pneumatici. Il mestiere del gommista, oggi, è sempre più richiesto ed è per questo che molti giovani, per via della difficoltà di trovare lavoro, decidono di mettersi in proprio aprendo un’officina gommista tutta loro.

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Chi desidera iniziare questa attività

Chiunque abbia intenzione di iniziare questa attività, deve però sapere che ci sono degli specifici requisiti richiesti per poter aprire un’officina gommista oltre che dei costi da sostenere.

Ma, prima di tutto, c’è un preciso iter burocratico da seguire per iniziare e aprire la propria attività di gommista. Come per ogni altro tipo di attività, è necessario innanzitutto aprire la Partita IVA facendone specifica richiesta presso l’Agenzia delle Entrate.

Sarà necessario anche procedere all’iscrizione dell’azienda presso il Registro delle Imprese della Camera di Commercio.

Regolarizzare la propria posizione nei confronti dell’INPS

Inoltre, bisognerà regolarizzare la propria posizione nei confronti dell’INPS (per ciò che concerne i contributi) e, se ci sono dei dipendenti, nei confronti dell’INAIL (per quanto concerne l’assicurazione contro eventuali infortuni).

Per quanto riguarda, invece, le autorizzazioni, è opportuno che i locali in cui verrà svolta l’attività da gommista siano conformi alle normative urbanistiche locali per quanto riguarda l’agibilità, la sicurezza e l’igiene.

Dunque, per poter iniziare l’attività da gommista, sarà necessario presentare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) presso lo sportello SUAP del Comune.

Dal Comune partiranno i sopralluoghi

Dal Comune partiranno i sopralluoghi da parte dei Vigili del Fuoco e dell’ASL nei locali scelti per svolgere l’attività al fine di verificare il rispetto delle normative vigenti.

Se tutto è regolare, allora verrà rilasciato il nullaosta per poter iniziare ad operare; in alternativa, se ci sono delle irregolarità, sarà possibile porre rimedio e verrà fissata un’altra visita di controllo. Dopo aver ottemperato a questi adempimenti burocratici, si può procedere con l’allestimento dei locali con le attrezzature, i macchinari e il mobilio.