Con la Legge di Bilancio 2020 è stata prevista una nuova misura per favorire l’aumento dell’occupazione giovanile e quindi per le assunzioni. L’ambito di applicazione di questa manovra è il mondo del lavoro ed, in particolare, quello dell’apprendistato. Un datore di lavoro spesso decide di assumere un nuovo lavoratore con un contratto di apprendistato.

Tabella dei contenuti

Diversi vantaggi in termini di sgravi contributivi.

Nel farlo, infatti, beneficia di diversi vantaggi in termini di sgravi contributivi. Con la Legge di Bilancio 2020 è stata introdotta questa novità: tutti i datori di lavoro che decideranno di assumere con contratto di apprendistato di primo livello, potranno godere di sgravi contributivi.

Questi benefici valgono, dunque, solo per coloro che vengono assunti con contratto di apprendistato di primo livello (quello cioè necessario per conseguire la qualifica di istruzione e formazione professionale e il diploma di istruzione e formazione professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore).

Le imprese che beneficiano della misura

Le imprese che beneficiano della misura sono le microimprese con meno di 9 dipendenti: se assumeranno giovani con età compresa tra 15 e 24 anni con contratto di apprendistato di primo livello potranno godere dello sgravio totale dei contributi previdenziali per un periodo di tre anni. Queste aziende dovranno comunque versare l’aliquota dell’1,61%, necessaria al finanziamento della Naspi e del fondo di formazione interprofessionale.

Dal quarto anno di contratto in poi

Dal quarto anno di contratto in poi, il datore di lavoro dovrà versare la contribuzione piena (con aliquota dell’11,61%). Nel caso vengano assunti lavoratori con contratto di apprendistato di primo livello in una piccola impresa con più di 9 dipendenti, invece, i datori di lavoro potranno godere di uno sgravio contributivo di 5 punti percentuali sull’aliquota del 10%. L’obiettivo di questa manovra è quello di favorire l’occupazione dei giovani che, in Italia, spesso non è tanto privilegiata.

Infatti, vengono agevolate soprattutto le microimprese e quelle che fanno parte del mondo dell’artigianato, realtà che spesso attirano molti giovani