In passato, lo spazzacamino operava con una corda alla quale legava un fascio di rovi o di spine da calare giù per il camino in modo da raspare le canne fumarie così da far scendere la fuliggine in casa (ecco perché, nell’immaginario collettivo, la casa si sporcava di nero, durante la pulizia del camino).
Nel suo operare, si faceva aiutare da un bambino esile che potesse infilarsi giù per il camino per agevolare le operazioni di pulizia.
Oggigiorno invece lo spazzacamino utilizza delle telecamere per fare delle video ispezioni per effettuare un controllo preventivo dello stato della canna fumaria.
Altri strumenti sono:
- spazzole di diverse dimensioni, forme e materiali;
- aste telescopiche;
- misuratori di pressione;
- aspirapolvere molto grandi.
Per eliminare la fuliggine leggera, esegue una raschiatura manuale utilizzando le aste flessibili che sono collegate alle spazzole: la scelta della spazzola giusta (per forma, dimensione e materiale) è importante e sta proprio alla professionalità dello spazzacamino sceglierla al meglio in base al materiale del camino da pulire.
Un altro sistema è quello del lavaggio del camino con delle sostanze chimiche o tramite bruciatura controllata: è importante che ad eseguire questi sistemi sia sempre personale qualificato e non ci si improvvisi.
Conoscere tutte le più recenti normative
Inoltre, lo spazzacamino deve conoscere tutte le più recenti normative in materia di risparmio energetico oltre che gli standard di sicurezza per eseguire una corretta manutenzione dei camini e fare in modo che siano sempre efficienti e funzionanti e non presentino anomalie.
Infatti, lo spazzacamino si occupa di verificare gli impianti di evacuazione dei prodotti della combustione e dei generatori di calore ad essi collegati: tutto questo per evitare inconvenienti e garantire l’incolumità dell’inquilino e della struttura in cui vive o lavora (in quanto lo spazzacamino si occupa di pulire e provvedere alla manutenzione di camini anche di ristoranti, pizzerie, uffici pubblici e privati).
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