La pensione di reversibilità è nota anche con il termine di Pensione ai Superstiti. Come ottenere la pensione di reversibilità? Qual è la documentazione necessaria per presentare la domanda? Anzitutto, chiariremo che cosa significa nello specifico reversibilità. Ci sono, infatti, due tipologie di pensioni in questo senso: reversibilità o indiretta. La prima possiamo richiederla nel momento in cui un nostro familiare, già in pensione, decede. Nel secondo caso, invece, l’assicurato presso l’INPS lavorava ancora.
Come ottenere la Pensione di Reversibilità
Chi può richiedere questa tipologia di pensione? Il coniuge, i figli, i genitori over 65 senza pensione e i fratelli o le sorelle disabili. Per ottenere la Pensione di Reversibilità, dobbiamo recarci all’INPS: c’è un servizio dedicato. Possiamo anche richiederla online. In alternativa, si può contattare il numero 803 164 dal telefono fisso: il numero è gratuito.
Se non avete un telefono fisso, potete chiamare dal cellulare il numero 06 164 164: la tariffa dipenderà dal vostro piano telefonico. Inoltre, è possibile andare agli Enti di Patronato.
Per fare la domanda attraverso il modulo online, dovrete avere il PIN – ogni cittadino ne ha uno personale – ed entrare con i vostri dati di accesso. Sempre sul sito dell’INPS, potrete scoprire tutti gli enti di patronato affiliati in cui recarvi per la domanda.
Che cosa sapere: reversibilità e indiretta
Al momento della richiesta, vi occorreranno alcuni documenti utili, al fine di chiarire la pensione e di calcolare il totale. Nel momento in cui chiediamo la pensione di reversibilità, questa sarà versata a partire dal primo giorno del mese successivo. Qual è la differenza con la pensione indiretta? Quest’ultima prestazione è erogata nel momento in cui il lavoratore non pensionato decede improvvisamente. Tuttavia, per potere accedere all’agevolazione, il lavoratore deve aver maturato almeno 780 contributi settimanali; 260 contributi settimanali, di cui almeno 154 negli anni (cinque) precedenti alla sua scomparsa.
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