Licenziamento giusta causa: quando diventa legittimo?

Il licenziamento per giusta causa è un atto in seguito al quale il lavoratore cessa ogni tipo di rapporto lavorativo con il suo datore di lavoro. Dietro ad un licenziamento per giusta causa devono esserci sempre ragioni gravi, se non gravissime, ovviamente per legge il datore di lavoro deve rispettare procedure e preavviso in caso di licenziamento. Un lavoratore che ha commesso violazioni gravi nei doveri che sottostanno alla sua qualità di lavoratore dipendente ne comportano il “licenziamento per giusta causa” ma cosa importante il lavoratore licenziato ha diritto al TFR.

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Licenziamento quando non può essere contestato

Nel caso in cui si voglia intraprendere un licenziamento per giusta causa, non sussiste obbligo di preavviso; questa particolare obbligazione è assente se si verificano le seguenti fattispecie:

L’insubordinazione ed il rifiuto di eseguire, da parte del lavoratore, la prestazione lavorativa;
Il rifiuto di riprendere il lavoro dopo visita medica che ha verificato l’assenza della malattia;
Il lavoro concesso nei confronti di terze persone, durante il periodo della malattia, se questa attività influisce negativamente sul rientro a lavoro;
La sottrazione di beni aziendali;
Un comportamento, fuori dagli orari di lavoro, che possa influire sulla condotta penale dell’individuo;
Violenze, da parte del lavoratore in oggetto, verso altri lavoratori.

Licenziamento e NASPI

Ma non tutto è così negativo come sembra. Infatti, il lavoratore che perde involontariamente il
proprio impiego a diritto a ricevere la NASPI 2018 (nuova prestazione di assicurazione sociale per
l’impiego), che consiste, in pratica, in un assegno che vi viene dato (o un contributo che vi viene versato)
se, a determinate condizioni, perdete involontariamente il lavoro. Seguendo determinate condizioni, si presenta domanda all’INPS, che si occuperà di valutare se siete o meno in possesso dei requisiti per ottenere questo assegno di disoccupazione. L’INPS rende noto anche che LA NASPI spetta anche ai lavoratori licenziati per giusta causa e spetta a decorrere dall’ottavo giorno successivo al licenziamento per giusta causa, se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno oppure dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda, in tutti gli altri casi.