L’assegno unico e universale è un sostegno economico riconosciuto dal Governo ai nuclei familiari per i figli a carico, a decorrere dal settimo mese di gravidanza e fino al compimento di 21 anni (a certe condizioni).

Tabella dei contenuti

Garantito in misura minima a tutte le famiglie

È detto universale, perché garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico.

È detto unico perché ingloba al suo interno tutte le altre misure a sostegno della famiglia (Premio alla nascita – Bonus mamma domani, l’Assegno di natalità – Bonus bebè, gli ANF e le detrazioni per i figli a carico al di sotto dei 21 anni, il Bonus tre figli; gli unici in vigore rimangono il Bonus nido e la maternità comunale di 1700 euro).

Dunque l’assegno unico spetta ai nuclei familiari per ogni figlio minorenne a carico e decorre dal settimo mese di gravidanza.

È inoltre riconosciuto a ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni di età, purché:

frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea
svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa con un reddito complessivo inferiore a 8000 euro
sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego
svolga il servizio civile universale

Spetta infine per tutti i figli disabili, senza limiti di età. È possibile fare domanda per l’assegno unico a partire dal primo gennaio 2022.

L’assegno viene versato da marzo 2022 fino a febbraio 2023 ma chi presenta la domanda entro il 30 giugno si vedrà riconosciuto comunque l’assegno unico a partire da marzo.

Chi presenterà la domanda di assegno unico dopo il 30 giugno, lo riceverà a partire dal mese successivo a quello della domanda.

Infine, chi percepisce il reddito di cittadinanza non deve presentare la domanda, perché l’assegno viene versato in automatico sulla carta Reddito di Cittadinanza.