Quando si parla di B2B e B2C si fa riferimento a due espressioni ampiamente utilizzate nell’ambito del web marketing. Infatti con questi due acronimi si indicano due potenziali target di riferimento a cui indirizzare le proprie attività di marketing.
B2B in particolare sta per Business to Business
B2B in particolare sta per Business to Business e dunque si riferisce allo scambio commerciale di prodotti o servizi che intercorre fra aziende.
Dunque non riguarda i consumatori ma solo le aziende produttrici.
Ci si riferisce ad esempio a quegli e-commerce che vendono i propri prodotti o servizi a degli intermediari che poi li rivenderanno al consumatore finale.
Se si indirizzeranno le proprie attività di marketing a questo target, è evidente che, rivolgendosi a delle aziende, il linguaggio da utilizzare sarà più formale rispetto alle comunicazioni rivolte ad un target B2C che invece sta per Business to Consumer, e fa riferimento alle vendite che vengono effettuate direttamente al consumatore finale.
A questo target si possono rivolgere comunicazioni
A questo target si possono rivolgere comunicazioni di offerte promozionali o sconti promozionali, che possano scaturire una risposta immediata. Dunque la sostanziale differenza fra B2B e B2C sta nel fatto che, trattandosi di target molto diversi, cambia il modo in cui possono essere intercettati i potenziali clienti e anche gli strumenti che si possono utilizzare.
Un esempio per intercettare questi target è Facebook, uno dei più importanti social network, frequentato ogni giorno da migliaia di persone. Se si vogliono rivolgere le proprie campagne pubblicitarie ad un pubblico B2B, è chiaro che bisognerà selezionare un pubblico ben profilato che sia effettivamente interessato al prodotto o servizio offerto.
Altrimenti il rischio è solo quello di buttare all’aria tanti soldi, raggiungendo persone (aziende) che non siano affatto interessate a ciò che si vende.
Cosa diversa è invece una pubblicità rivolta al consumatore finale (e quindi al B2C): un ottimo strumento per farlo è AdWords dove si è visto che le keywords rivolte al mondo B2B sono davvero poche rispetto a quelle rivolte al consumatore finale.
Quando si parla di B2B e B2C si fa riferimento a due espressioni ampiamente utilizzate nell’ambito del web marketing. Infatti con questi due acronimi si indicano due potenziali target di riferimento a cui indirizzare le proprie attività di marketing.
B2B in particolare sta per Business to Business e dunque si riferisce allo scambio commerciale di prodotti o servizi che intercorre fra aziende.
Dunque non riguarda i consumatori ma solo le aziende produttrici.
Ci si riferisce ad esempio a quegli e-commerce che vendono i propri prodotti o servizi a degli intermediari che poi li rivenderanno al consumatore finale.
Se si indirizzeranno le proprie attività di marketing a questo target, è evidente che, rivolgendosi a delle aziende, il linguaggio da utilizzare sarà più formale rispetto alle comunicazioni rivolte ad un target B2C che invece sta per Business to Consumer, e fa riferimento alle vendite che vengono effettuate direttamente al consumatore finale.
A questo target si possono rivolgere comunicazioni di offerte promozionali o sconti promozionali, che possano scaturire una risposta immediata.
Dunque la sostanziale differenza fra B2B e B2C sta nel fatto che, trattandosi di target molto diversi, cambia il modo in cui possono essere intercettati i potenziali clienti e anche gli strumenti che si possono utilizzare.
Un esempio per intercettare questi target è Facebook, uno dei più importanti social network, frequentato ogni giorno da migliaia di persone.
Se si vogliono rivolgere le proprie campagne pubblicitarie ad un pubblico B2B, è chiaro che bisognerà selezionare un pubblico ben profilato che sia effettivamente interessato al prodotto o servizio offerto. Altrimenti il rischio è solo quello di buttare all’aria tanti soldi, raggiungendo persone (aziende) che non siano affatto interessate a ciò che si vende.
Cosa diversa è invece una pubblicità rivolta al consumatore finale (e quindi al B2C): un ottimo strumento per farlo è AdWords dove si è visto che le keywords rivolte al mondo B2B sono davvero poche rispetto a quelle rivolte al consumatore finale.
Commenta per primo