Molti giovanissimi vogliono iniziare a lavorare prima di compiere 18 anni, soprattutto come camerieri, in quanto è un lavoro che permette di iniziare a raggiungere indipendenza economica e socializzare come possono essere il cameriere o il barista. La legge, a riguardo, permette che ci si possa avvalere del lavoro dei ragazzi al di sopra dei 15 anni, non solo come dipendenti a tempo indeterminato ma anche come stagionali.
Concludere il periodo di istruzione obbligatorio
Per essere ammessi al lavoro, è necessario aver concluso il periodo di istruzione obbligatoria e non avere meno di 15 anni compiuti. Invece, il minore che ha compiuto i 16 anni di età ma non ha assolto all’obbligo d’istruzione deve, fino ai 18 anni, conseguire una qualifica di durata almeno triennale per poter lavorare.
Ad ogni modo, i genitori dovranno dare l’autorizzazione per far lavorare il minore che dovrà anche sottoporsi a visita medica. L’orario di lavoro dei minorenni non può mai superare le 8 ore giornaliere e le 40 settimanali. Invece, per quanto riguarda i quindicenni ancora soggetti all’obbligo scolastico, l’orario massimo è pari a 7 ore giornaliere e 35 settimanali.
È vietato il lavoro notturno, nell’arco di tempo che va dalle 22 alle 6 o dalle 23 alle 7 (a meno che le attività svolte non siano di carattere culturale, artistico o sportivo ed il lavoro non superi la mezzanotte). Per quanto riguarda la retribuzione, a parità di lavoro e mansione, la retribuzione del minore deve essere uguale a quella dell’adulto. Dunque, se si vogliano assumere dei camerieri minorenni, queste sono tutte le condizioni contemplate dalla legge.
Tra i contratti di somministrazione per un minore ci sono:
- apprendistato: è il modo più semplice per inserire un giovane nel mondo del lavoro in quanto il datore di lavoro deve prima formare il giovane lavoratore facendogli acquisire tutte le competenze tecniche ed organizzative;
- lavoro a termine;
- contratto a tempo indeterminato;
- tirocinio formativo;
- lavoro accessorio.
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