Quando si fa riferimento all’assunzione di personale che deve accudire gli anziani o gli infermi, si fa riferimento al contratto badanti. Non è semplice effettuare delle scelte per le assunzioni di un collaboratore domestico, questo perché si tratta di un passo importante per la famiglia e per il bisognoso, che dovrà praticamente essere affiancato dalla persona presa in carico. Ovviamente il datore di lavoro in questo caso dovrà prendersi carico di tutti gli adempimenti legali.
Contratto badanti: la selezione e il contratto
La selezione per un contratto badanti è davvero una delle fasi più complicate, questo perché non bisogna solo considerare le competenze ma anche il modo di affrontare le situazioni, il carattere, la personalità, le abitudini, insomma anche le caratteristiche soggettive. Una volta fatta la scelta della persona più adatta si andrà allo step successivo, quale la definizione delle voci del contratto e ovviamente la firma per l’accettazione.
L’assunzione però per essere accettata, il consulente del lavoro dovrà tenere una copia del contratto e poi fare le dovute comunicazioni all’INPS, qualora si tratti di un lavoratore assunto con contratto badanti, ma membro extra europeo, si effettuerà la comunicazione allo Sportello Unico. Il datore di lavoro, una volta terminato il mese di lavoro, avrà l’obbligo di presentare la busta paga e comunicare i giorni festivi al lavoratore.
La busta paga inoltre andrà consegnata al lavoratore, mentre una copia firmata dovrà essere conservata dal datore di lavoro. Il contratto badanti inoltre prevede il calcolo dei contributi e a carico del lavoratore ci sono i versamenti IRPEF. Qualora il contratto badanti venga però cancellato, è necessario fare la comunicazione circa 5 giorni dalla chiusura all’INPS ed entro 10 giorni successivi si dovrà fare il versamento dei contributi e inserire il conteggio delle ferie non godute e del TFR.
Contratto badanti, la retribuzione e i contributi
La retribuzione è calcolata in base alla tabella dei minimi e questa è valida fino al 31 dicembre del 2018. Per quanto riguarda la categoria A, si parla per un contratto badanti a tempo pieno di almeno 625,15€, mentre per la categoria A super 738,82€. Per la categoria B a tempo pieno invece la cifra è di 852,48€ mentre con il part time si parla di 568,74€. La categoria B super invece prevede un pagamento a tempo pieno di 851,80€ e a part time di 596,74€
Per la categoria C a tempo pieno il minimo guadagno per un contratto badanti è di 909,33€, part time invece di 659,24€. Per la categoria C super a tempo pieno invece è di 966,15€, per la categoria D a tempo pieno è di 1304,71€ e D super a tempo pieno sempre, è di 1361,54€.
Ad ogni singolo livello è importante aggiungere gli scatti di anzianità per ogni biennio dallo stesso
datore di lavoro e la quota vitto e alloggio, ed i superminimi. Oltre alla retribuzione mensile è
importante anche considerare il calcolo dei contributi della settimana lavorativa che va dalla domenica
al sabato per ogni trimestre.
sono stato convivente dal dicenbre i996 al 25 gennaio 2015 sua dipartita dato che la mia compagna ha avuto una emorragia celebrale nel novenbre 2009 io mi sono messo al suo servizio 24h ore al giorno lei percepiva l’indennita’ di accompagnamento li ritirava il tutore volevo chiedere ho dritto a essere retribuito dagli eredi.