I saldi invernali sono una delle vendite più attese dagli amanti dello shopping e del risparmio. Di solito (anche quest’anno) iniziano a gennaio e terminano a febbraio/marzo.

Per via dell’emergenza Coronavirus, le date saranno un po’ sfalsate in tutte le regioni proprio perché ci sono altri aspetti da considerare (come limitazioni agli spostamenti, ad esempio). Ma in linea di massima, tutti gli italiani potranno fare shopping, acquistando i propri capi preferiti, a dei prezzi più bassi.

I saldi inizieranno all’incirca dal 4 gennaio 2021 e termineranno il 31 marzo 2021 (in alcune regioni).

Ma chi decide le scontistiche dei saldi invernali?

Le vendite di fine stagione o saldi sono disciplinate dalle norme di legge statali disciplinanti l’Art.15 D.Lgs. 31 marzo 1998, n.114/98.

Sono incluse le vendite straordinarie ovvero le vendite di liquidazione, le vendite di fine stagione e le vendite promozionali nelle quali l’esercente dettagliante offre condizioni favorevoli, reali ed effettive, di acquisto dei propri prodotti.

Nelle vendite disciplinate dalla normativa lo sconto o il ribasso effettuato deve essere espresso in percentuale sul prezzo normale di vendita che deve essere riportato, insieme al prezzo finale. Le regioni, sentite i rappresentanti degli enti locali, le organizzazioni dei consumatori e delle imprese del commercio, disciplinano:

le modalità di svolgimento;
la pubblicità anche ai fini di una corretta informazione del consumatore;
i periodi e la durata delle vendite di liquidazione e delle vendite di fine stagione.

Gli sconti di solito non eccedono il 50%, anzi, il consumatore deve stupirsi leggendo uno sconto del genere. Le ipotesi sono due: o la merce è venduta sottocosto oppure il prezzo iniziale è stato modificato.

Il 50%, di solito, è molto più facile da trovare nei capi di alta moda.

Il consumatore deve infatti sempre verificare che sul cartellino del prodotto in saldo ci sia il prezzo iniziale, la percentuale di saldo effettuata e il prezzo finale.