Il toelettatore si occupa di tagliare il pelo dei cani o dei gatti, di pulire le zone sensibili dell’animale, della pedicure e del taglio delle unghie, di applicare gli antiparassitari in base al mantello dell’animale e così via. Sempre più persone decidono di aprire un centro di toelettatura proprio perché si accorgono della possibilità di guadagno derivante da questa attività: infatti, tante famiglie in Italia possiedono un animale da compagnia e si prendono cura di loro portandoli da un toelettatore professionista che si occupi della sua igiene, molto importante per la sua salute e per evitare che in casa si diffondano dei cattivi odori.

Il toelettatore nella Classificazione delle attività economiche ATECO ha il codice 96.09.04 ovvero quello che attiene ai “Servizi di cura degli animali da compagnia” (esclusi i servizi veterinari).

Rientrano in questa categoria:

servizi di cura degli animali da compagnia quali (presa in pensione, toelettatura, addestramento, custodia);
attività dei canili;
attività dei dog-sitter;
servizi degli accalappiacani.

Per svolgere l’attività è necessario possedere una certificazione, di solito rilasciata dopo aver seguito un corso teorico e pratico per acquisire le competenze per svolgere questa professione. Inoltre, bisogna presentare la SCIA (ossia la Segnalazione Certificata di Inizio Attività) per toelettatura animali al SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive).

Il toelettatore può lavorare presso un negozio di animali in cui vengono effettuati servizi di toelettatura per cani, gatti e così via oppure lavorare in proprio con la Partita IVA come libero professionista.

Infatti, l’investimento iniziale per intraprendere questa attività non supera i 20.000 euro, tenendo conto dell’affitto del locale (che deve essere sufficientemente grande e prevedere anche una sala d’attesa per gli animali e i padroni) e dell’attrezzatura da acquistare necessaria per poter svolgere il lavoro di toelettatura (vasche, tavoli, soffiatori, phon, gabbie e così via)