Il termine telelavoro fu creato nel 1973 negli usa da Jack Nilles; per telelavoro, o per dirlo attraverso un anglicismo: smart working, lavoro facile, intendiamo una particolare modalità di lavoro che permette al lavoratore di lavorare per un’azienda senza che per questo sia necessario essere fisicamente presenti nella struttura in cui è collocata la sede operativa. Ma esistono le coperture INAIL per il telelavoro? Quale sono le tutele del lavoratore che aderisce a questo tipo di attività da svolgere nel proprio domicilio?

Negli ultimi anni sono sempre di più i lavoratori italiani che accedono, questa facoltà è stata resa possibile soprattutto grazie all’ incremento di strumenti tecnologici ed informatici sempre più all’avanguardia.

Le coperture INAIL per il telelavoro

Anche per chi svolge il proprio lavoro con la modalità del telelavoro beneficia delle stesse coperture
assicurative di cui beneficiano i lavoratori che non fruiscono di questa peculiare modalità nello
svolgimento del proprio lavoro. Il datore di lavoro ha l’obbligo di comunicare all’INAIL:

il rapporto di lavoro che instaura con il lavoratore oppure la trasformazione delle modalità di lavoro convenzionali in telelavoro.
Identità del lavoratore (nome, cognome, etc etc…)
Dove viene svolto il lavoro avendo cura di descrivere in maniera approfondita il luogo.
Modalità in cui è svolto il lavoro e i giorni in cui il lavoratore presta la propria attività lontano dal luogo di lavoro; nonché l’orario in cui viene svolto. Anche per quanto riguarda la comunicazione all’Istituto INAIL di eventuali eventi dannosi le modalità in cui deve essere notificato l’evento dannoso sono le medesime dei rapporti di lavoro “convenzionali”.