Il TFR meglio conosciuto come liquidazione è quella somma di denaro alla quale ha diritto anche il lavoratore stagionale al termine di un rapporto di lavoro. Questa è determinata dall’anzianità acquisita e dal ruolo ricoperto.
Il pagamento TFR avviene dopo la cessazione del rapporto lavorativo su richiesta del lavoratore stesso, che può decidere di versare la quota che mensilmente il datore di lavoro deve appositamente accantonare anche ad un fondo pensionistico, che in genere garantisce una rendita migliore. Va ricordato che anche il TFR è soggetto a tassazione.
Lavoro stagionale: come si calcola il TFR
Come tutti i lavoratori anche gli stagionali hanno diritto al pagamento TFR. Come accade per chi ha sottoscritto un contratto a tempo indeterminato, anche chi ha firmato un contratto stagionale ha accesso al pagamento TFR al termine del rapporto lavorativo.
In genere il TFR viene corrisposto ad ogni fine stagione. Si ha accesso al pagamento TFR per diversi motivi: dimissioni, licenziamento, scadenza del lavoro a tempo determinato.
Per calcolare la somma di spettante ad un lavoratore stagionale per il trattamento di fine rapporto è necessario dividere per 12 e moltiplicare per i mesi di lavoro effettivo una quota pari al 6,91 % della retribuzione lorda.
Tasse TFR ecco quanto si paga
Il pagamento TFR è soggetto a tassazione. Dal TFR annuale, vanno sottratte le tasse TFR,
rappresentate dell’aliquota IRPEF corrispondente al proprio scaglione di riferimento, otterremo così il
TFR netto, da dividere per i 12 e moltiplicare per i mesi effettivi di lavoro.
E’ possibile, anche per i lavoratori stagionali, monitorare l’avanzamento del TFR in busta paga,
nell’apposita voce dedicata al trattamento di fine rapporto.
A differenza dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato, gli stagionali non potranno
chiedere un anticipo sul TFR. La Corte Suprema ha disposto il divieto di anticipare il pagamento
TFR.
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