Se si guardano le ultime statistiche si scopre che una delle industrie più forti dell’economia italiana è quella del gioco pubblico e legale, il gambling. Una filiera virtuosa, capace di generare un giro d’affari milionario e di contribuire in maniera importante alle casse dell’erario statale. Un settore che, soprattutto, è in grado di creare posti di lavoro.

“Le opportunità offerte dal gambling infatti sono diverse – ci spiegano dalla redazione di Gamingreport.it – proprio grazie alla sua natura diversificata e alla costante evoluzione del settore. Perché dietro le lotterie e le scommesse, dietro i casinò e i giochi online, i tornei di poker e le slot machine, c’è un mondo nascosto, fatto di competenze specifiche e sbocchi professionali”.

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Dai lavori tradizionali

Partiamo da qualcosa di conosciuto, quei posti di lavoro che ci immaginiamo, quelli della tradizione. Partiamo quindi da tutto ciò che riguarda la gestione e l’amministrazione delle sale da gioco e dei casinò, “dove servono ruoli manageriali per coordinare le operazioni quotidiane ma anche personale specializzato nella sicurezza e nel controllo del gioco, addetti alla sicurezza e ispettori di gioco. Senza parlare del personale di supporto (croupier, baristi e camerieri) la cui richiesta è sempre forte, così come nei centri scommesse, dove servono addetti per le operazioni di sportello, per le transazioni economiche, per i rapporti con la clientela” continuano da Gamingreport.it.

A quelli del futuro

Il vero mercato, però, quello più in crescita, è soprattutto dell’online, dove tecnologia e digitale si fondono, richiedendo competenze particolari e una preparazione ad hoc. Figure specializzate in informatica, in sviluppo software, in marketing digitale e, perché no, in gestione dei social media. Queste sono solo alcune delle personalità richieste dal settore online del gambling, una filiera che è diventata sempre più forte. Dal 2020, l’anno della pandemia e delle chiusure forzate, il settore del gioco a distanza ha ormai preso il sopravvento su quello tradizionale e la nuova riforma ha dato inizio ad un periodo di trasformazione. È qui che si concentra il pubblico, è qui che si genera il giro d’affari principale. Di conseguenza è qui che c’è la più alta richiesta di figure professionali.

“Con l’evoluzione dei giochi e il miglioramento dell’offerta videoludica, il gambling ha bisogno di sviluppatori di giochi, di progettisti UX/UI, di esperti di cybersecurity e di analisti di dati – ci dicono ancora dalla redazione di Gamingreport.it – ma non solo: molte software house si servono di artisti, di esperti di copywriter e storytelling, di matematici, di ingegneri e di grafici”. Un mercato che strizza l’occhio soprattutto a profili giovani, quelli che hanno da sempre a che fare con la tecnologia e che magari si sono formati all’università o in accademie specifiche per il gaming. L’offerta di formazione, infatti, guarda sempre di più al settore del gioco con i principali atenei italiani e internazionali che hanno deciso di aprire laboratori se non direttamente corsi dedicati alla programmazione, allo sviluppo, alla creazione di giochi.
È qui insomma che si nascondono i lavori del futuro. E’ da qui che può arrivare un impulso importante per tutto il mercato del lavoro italiano.