Recruiter, quali sono le competenze per fare questo lavoro  


Recruiter




Quando si fa un colloquio di lavoro, ci sono delle persone, i recruiter, che si occupano di valutare le competenze, conoscenze ed esperienze dei candidati per scegliere quello più adatto per ricoprire un certo lavoro.

Ma per fare il recruiter quali sono le competenze da possedere?

Partiamo dal presupposto che non c’è un percorso di studi da seguire per poter iniziare a fare il recruiter, anche se possono aiutare le conoscenze maturate studiando psicologia, pedagogia, antropologia, sociologia, scienze della comunicazione o materie umanistiche.

Le competenze che deve possedere il recruiter sono:




  • sapersi rapportare con altre persone
  • capacità di comunicazione e ascolto
  • empatia
  • organizzazione
  • precisione e affidabilità
  • capacità di problem solving
  • capacità di gestione del processo di reclutamento
  • conoscenza dei canali di reclutamento
  • capacità di condurre un colloquio di lavoro
  • capacità di utilizzo dei sistemi di gestione dei candidati (ATS)
  • conoscenze di diritto del lavoro e contrattualistica

Il recruiter, infatti, si occupa di:

  • indicare le caratteristiche che deve avere il candidato ideale in base alla posizione che dovrà ricoprire e alle responsabilità di cui dovrà farsi carico, anche studiando il team che avrà al suo fianco e ovviamente l’ambiente in cui lavorerà (l’azienda)
  • indicare le esperienze professionali, il livello di studi, le competenze e le skills che deve possedere il candidato
  • realizzare l’annuncio di lavoro che deve essere scritto in modo tale da attirare potenziali candidati che abbiano effettivamente quelle competenze
  • postare l’annuncio sui canali che si ritengono più opportuni (portali di ricerca del lavoro, portali di agenzie del lavoro, LinkedIn, social network e così via)
  • esaminare i curricula ottenuti ed effettuare delle preselezioni prima dei colloqui conoscitivi
  • indire i colloqui conoscitivi per andare più a fondo nella conoscenza dei candidati, facendo le giuste domande, quelle che servono a verificare se quella persona può ricoprire la posizione lavorativa

dopo il colloquio e aver selezionato la giusta risorsa, si occupa anche dell’inserimento del neoassunto in azienda
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