Chi decide di frequentare il conservatorio deve considerare che questo è del tutto equivalente ad un corso di studi universitario diviso in triennio e biennio.

Quindi, anche per frequentare il conservatorio ci sono ovviamente delle spese da sostenere.

Ma quanto si paga per frequentarlo?

In linea di massima la contribuzione studentesca è costituita dalle tasse ministeriali, dai contributi d’istituto e, per gli iscritti ai corsi superiori del nuovo ordinamento, dalla tassa regionale per il diritto allo studio universitario.

Nello specifico c’è un contributo di assicurazione fissato a 5,20 euro.

La tassa per il diritto allo studio così suddivisa:

120,00 euro per redditi ISEE entro i 23.000,00 euro;
140,00 euro per redditi ISEE compresi fra euro 23.000,01 e 46.000,00;
160,00 euro per redditi ISEE superiori ad euro 46.000,00.

La tassa di immatricolazione (tassa governativa) fissata a 6,04 euro e la tassa ordinaria annuale di frequenza o tassa governativa fissata in euro 21,43.

Infine per i Contributi di frequenza Corsi di formazione Previgente ordinamento, bisognerà tener conto sempre delle fasce di reddito ISEE.

Nello specifico:

da 0 a 13000 euro, si pagherà un contributo di 350 euro;
da 13001 (350 euro + percentuale 2,8%) a 25000 (685,97 euro);
da 25001(685,97 euro + percentuale 1,2%) a 50.000 euro (985,96 euro);
oltre 50000 euro, si pagherà 1100 euro.

In linea di massima queste sono le spese da sostenere per scaglioni ma ovviamente gli importi potranno leggermente variare da conservatorio a conservatorio.

Tenendo conto che ci sono anche diverse esenzioni in base a degli specifici requisiti di merito e di disponibilità economica (o ancora, se lo studente è disabile).

Quindi, prima dell’iscrizione è fondamentale consultare il documento “Tasse e contributi” presente quasi sicuramente online sul sito di qualsiasi conservatorio.

Oltre alle tasse di iscrizione, altre spese da sostenere saranno quelle per i libri di testo e gli spartiti.