Se si presenta domanda di disoccupazione Naspi, può capitare che ci siano dei ritardi nei pagamenti. In genere si distingue il ritardo nel primo pagamento della Naspi (che è il più comune) per diversi motivi:

se ci sono errori nella compilazione della domanda
se entro 15 giorni dalla richiesta, non ci si reca presso il Centro per l’impiego per confermare il proprio stato di disoccupazione e stipulare il patto di servizio.

Pagamento Naspi nei mesi del coronavirus

In questo caso, la Naspi si blocca per alcuni mesi (e questo ne determina il ritardo nel pagamento).

Se con la domanda si Naspi non è stato comunicato il reddito presunto dell’anno corrente per le prestazioni di lavoro occasionali
se, in caso di dimissioni per giusta causa durante il periodo di maternità, non è stata allegata la convalida delle dimissioni della Direzione provinciale del lavoro
se, in caso di dimissioni per giusta causa, per mancato pagamento delle retribuzioni, non è stata allegata la contestazione fatta dal datore di lavoro
se non si è allegato il contratto o i contratti di lavoro nel caso di rapporti di lavoro a tempo determinato
se il datore di lavoro non ha comunicato, tramite il Consulente del lavoro, i modelli Uniemens.

Questo vale anche per il lavoratori agricoli quando il datore di lavoro non ha presentato i modelli DMAG. La Naspi ha una durata massima di 24 mesi e, in genere, intorno al terzo o quarto mese, i pagamenti si regolarizzano. Tuttavia, nel caso in cui bisogni sollecitare un pagamento, lo si può fare presentandosi alla Sede territoriale di competenza INPS oppure contattando online il servizio INPS Risponde.

Per quanto riguarda il pagamento della Naspi di agosto 2020, dovrebbe essere accreditata a partire dall’11 agosto. Da questa data, si potrebbe ricevere il pagamento (ovviamente non tutti lo riceveranno in questo primo giorno).